Tentò di strangolare la ex per strada. In carcere: c’è rischio di reiterazione

L’aggressione a Marina. Durante la lite spuntò anche una pistola

Un carcere (foto di repertorio)

Un carcere (foto di repertorio)

Pisa, 17 settembre 2018 -  È in carcere l’uomo accusato di aver tentato di strangolare la sua ex. Sabato sera è stata eseguita da parte dei carabinieri un’ordinanza di custodia cautelare. C’era il timore che potesse reiterare il reato. E così il 45enne residente in provincia di Pisa è ora al Don Bosco. Era stata la donna, sua ex compagna, a raccontare quella notte terribile a chi l’aveva soccorsa.

«Sentivo stringere le sue mani intorno al collo. Poi ho visto una persona molto vicina a me, scomparsa da poco. È stato lui a farmi liberare dalla presa». Una notte lunghissima terminata in ospedale dove i medici hanno dato alla ragazza, che ha meno di 30 anni, 21 giorni di prognosi. I due avevano vissuto un rapporto lungo che era arrivato a un momento di pausa. L’uomo aveva tentato di convincerla a riprovare con messaggi, telefonate, richieste di vedersi. Poi, la scorsa settimana, l’incontro a Marina di Pisa, non lontano da Boccadarno lui la fa salire in auto. Qui – la ricostruzione delle forze dell’ordine – il confronto si trasforma presto in lite. Le sue mani finiscono sul collo di lei e stringono. È a quel punto che la giovane ha percepito come la presenza di una persona cara, che se n’è andata da pochi mesi e a cui lei era molto legata, arrivare in suo aiuto e restare al suo fianco. Lei si divincola e si libera. Lui, le mostra una pistola dicendo di volerla fare finita. La donna prende il cellulare e riesce a chiamare un parente. Il 45enne getta l’arma fra i cespugli (ritrovata poi senza il caricatore e con la matricola non leggibile) e se ne va. Lei resta lì. Sola. Sono le 2. Avverte il 118 che invia subito l’ambulanza della Pubblica assistenza del litorale pisano. Al mezzo della Palp si aggiunge quello della Misericordia che arriva da Pisa col medico a bordo. Sono allertati anche gli uomini dell’Arma. In pronto soccorso, dove arriva ancora sconvolta, viene attivato il codice rosa che tutela le vittime di violenza. Un protocollo regionale che protegge non soltanto le donne.

L’uomo si scusa per telefono con i parenti di lei e annuncia che di lì a poco si costituirà. Manca poco all’alba quando si presenta in caserma a Pisa. I militari, dopo le verifiche, con l’aiuto dei colleghi di Marina, e dopo una prima ricostruzione di quanto successo, lo denunciano per lesioni e porto abusivo di armi. Ma poi sabato si sono aperte per lui le porte della casa circondariale.