Notte di terrore a Marina di Pisa: tenta di strangolare l’ex

La donna è finita in ospedale. Lui minaccia il suicidio, poi si costituisce

Violenza sulle donne (foto di repertorio)

Violenza sulle donne (foto di repertorio)

Pisa, 13 settembre 2018 - Una bevuta insieme a Boccadarno, in una serata che cambia volto e diventa un incubo maledetto. Un incontro che deve servire per parlare. Anche se lei ha già deciso: non vuole più stare con lui. Ma il confronto degenera subito in una discussione. L’uomo, 45 anni, della provincia di Pisa, smette di ascoltare. E le mette le mani intorno al collo stringendole sempre di più. Ma la giovane donna, ha meno di 30 anni, riesce a liberarsi.

E’ allora che lui tira fuori una pistola, mostrandogliela e dicendole: «Basta, mi uccido». Quindi, se ne va con l’arma in mano. Siamo alle porte di Marina di Pisa. L’ex coppia è in auto. E’ buio e molti dei villeggianti che questa estate hanno invaso il paese in riva al mare se ne sono andati, sta per cominciare di nuovo la scuola e la stagione calda è agli sgoccioli. La zona, Boccadarno, a quell’ora è poco frequentata, ma ci sono abitazioni.

Lei è disperata, impaurita, sola. Non si aspettava un comportamento simile. Hanno convissuto, lo conosce. Ma ora il rapporto è finito. Glielo ha detto. E’ ferita e cerca conforto nella famiglia. In ospedale, a Cisanello, viene visitata: racconta ancora incredula quello che ha appena passato. I medici decidono di farle tutti i controlli e la rassicurano. Viene aperta la procedura prevista dal codice rosa. Un progetto attivo in Toscana già da sette anni per le vittime di violenza che si presentano nei pronto soccorso degli ospedali toscani. Dal 2012 al 2017 il percorso è stato attivato in 17.363 casi.

La ragazza viene dimessa. 21 i giorni di prognosi che alla fine lo staff medico le dà. Il reato, dunque, è perseguibile d’ufficio. Ma c’è un altro dramma. Lui. Nel frattempo, getta la pistola nella boscaglia, sarà poi ritrovata: senza caricatore, menomale. E’ fuori di sé. Sono i suoi parenti a cercare di farlo ragionare durante la notte folle. E, alla fine, ci riescono. Così si costituisce ai carabinieri di Pisa che tentano di ricostruire la vicenda con i colleghi del litorale. Controlli e verifiche proseguono per accertare i vari aspetti della storia, per il momento l’uomo è stato denunciato.

A fine agosto era stata aggredita un’altra donna, nel quartiere dei Passi, a Pisa. Lei – 60enne straniera ma da oltre un decennio in Italia – lui coetaneo pisano l’aveva spintonata. Era spuntato anche un coltello. La donna aveva urlato, chiesto aiuto ai vicini e chiamato la figlia trentenne dicendole che il compagno la stava aggredendo. La giovane era arrivata in suo soccorso e, vedendo la madre ferita, aveva svuotato in faccia a lui lo spray al peperoncino. Il 60enne era finito in carcere.