
Associazioni ambientaliste e attivisti di Una Città in Comune contro la realizzazione della nuova strada a servizio del costruendo polo di Biologia .
"L’ateneo ha stanziato 280mila euro per l’esproprio dei terreni a Pisanova. La nuova strada annienterà l’ultimo bosco spontaneo in città dove ci sono frassini, tritoni, rane e picchi". Lo rivelano esponenti di Una città in Comune, Legambiente, Lipu, Comitato difesa alberi Pisa, Italia Nostra e Sinistra per. Aggiungono: "In un momento di grave crisi dei bilanci di ateneo si spendono così i soldi? Da mesi lottiamo affinché la strada non si faccia. Ora vogliamo un tavolo dove Comune ed Unipi ci devono mostrare il progetto e rassicurare che quell’area verde venga tutelata invece di essere asfaltata per una strada inutile". Tiziana Nadalutti di Una città in Comune, dice: "La strada che congiungerà via Ruggiero col nascituro polo di Biologia in zona Cnr, avvilisce una zona verde che è pregiata sia dal punto di vista della flora che della fauna. Inoltre, tutti sanno ed esiste una letteratura scientifica ben consolidata che l’apertura di una strada attira da sempre, più traffico. L’università invece crede "alle desuete favole" ed è convinta che la strada fluidificherà il traffico. Chiediamo un tavolo di confronto perché quella strada sarà anche una ferita sociale al quartiere. Essa passerebbe proprio accanto allo skate park e comprometterebbe l’area di sgambatura cani, dove solo cinque anni fa sono stati messi a dimora gli alberi per i nati dell’anno, inaugurandosi in pompa magna il ‘bosco del Sole’ che oggi si vuole radere al suolo".
Antonio Mori del Comitato difesa alberi Pisa aggiunge: "La strada impatterà sull’ultimo bosco spontaneo e autorigenerante che abbiamo in città. Un bosco unico che non c’è neppure a San Rossore, Si tratta di un frassineto in zona umida. Dopo l’abbattimento del bosco di via Pungilupo questo è l’unico rimasto in città e funziona da spugna. Dove andranno le acque piovane e l’acqua che già ora è lì? La risposa è semplice andranno ad allagare la zona". Marco Giglio di Legambiente: "Oltre ai tritoni, specie protetta a livello europeo, e poi alle rane, ci sono evidenti tracce di picchi. Quell’area va valorizzata e non cementificata".
La nuova strada collima col tracciato della tranvia e tutti dicono: "La tranvia si fermerà proprio davanti Biologia e lì ci sarà anche il deposito. A cosa serve dunque la nuova strada? E’ solo cemento su verde spontaneo".
Carlo Venturini