Muore mentre lavora sotto il sole

Bracciante di 64 anni stroncato dal caldo. Il corpo scoperto dai familiari dietro la chiesa

Il luogo del ritrovamento. Il corpo era dietro la chiesa (foto Valtriani/Cappello)

Il luogo del ritrovamento. Il corpo era dietro la chiesa (foto Valtriani/Cappello)

Cascina (Pisa), 18 agosto 2019 - Non è rientrato a casa venerdì sera. Un fatto non insolito per lui che quando andava a lavorare a Lucca, spesso, rimaneva fuori a dormire. Ma, ieri mattina, quando non aveva ancora dato sue notizie, i familiari hanno cominciato ad allarmarsi. E si sono spaventati ancora di più nel momento in cui hanno notato le sue chiavi dell’abitazione lasciate sul tavolino. Sono così andati a cercarlo nel suo campo, che si trova sull’Arnaccio, proprio dietro la chiesa, nel territorio di Cascina, ma non lontano da Pisa. Ammar Daoud, 64 anni, originario della Siria, da tantissimi anni sul nostro territorio, era steso a terra morto. I parenti hanno chiamato subito il 118. La centrale operativa ha inviato un’ambulanza ma il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.

L’emergenza, ieri mattina, poco prima delle 10. I soccorritori hanno contattato le forze dell’ordine come accade in questi casi. la zona è isolata e nessuno fino all’arrivo dei suoi cari pare aver notato l’uomo. Per i sanitari il decesso risalirebbe al pomeriggio di venerdì. Il 64enne che lavorava la terra e raccoglieva i suoi frutti era uscito dal suo alloggio a Navacchio nella mattinata dello stesso gorno e non era più rientrato. Aveva problemi di cuore, l’uomo, ma ha proseguito a lavorare, anche con questo caldo che probabilmente lo ha ucciso. Era contadino nel suo terreno, ma anche bracciante e come tale si spostava ogni tanto su Lucca dove la famiglia ha supposto si trovasse quando non lo ha visto.

I soccorritori hanno quindi avvisato i carabinieri che hanno fatto un sopralluogo, come da prassi, anche se la morte naturale era evidente. Secondo chi è accorso sul luogo, la crisi è arrivata nel pomeriggio di venerdì, tra le giornate più calde di questa estate. la salma - su disposizione del magistrato di turno - è stata dunque riconsegnata alla famiglia per l’ultimo saluto.

Ammar Daoud era da moltissimo tempo in Italia: era un contadino, ma lavorava come bracciante anche per altre persone. Una famiglia che si era ben integrata nel territorio, la sua. Sconvolta la moglie che ha apperso la notizia in diretta. Purtroppo era cardiopatico e l’afa non gli ha lasciato vie di uscita. Un gran caldo che continua, in questi giorni, a fare vittime. La scorsa notte è deceduto nella sua abitazione un anziano di 80 anni a Vecchiano. Mercoledì e giovedì erano stati trovati morti nei loro rispettivi alloggi una donna a Riglione e un uomo a Pisa.

a. c.