La polemica politica: "Questa area non è ad uso di negozianti... ricchi"

Auletta e Giusti: "Si vogliono espellere i cittadini"

La polemica politica: "Questa area non è ad uso di negozianti... ricchi"

Auletta e Giusti: "Si vogliono espellere i cittadini"

"La socialità? Per Conti e Ziello è a pagamento e a sedere". Lo dice il consigliere Francesco Auletta di Una città in comune e ribadisce: "La giunta delega ai dehors, ai commercianti ogni forma di fruizione degli spazi pubblici che sono ormai diventati merce da affittare". Il suo commento segue la criticatissima ordinanza su Piazza Gambacorti, che di fatto impone la seduta per la consumazione di bevande alcoliche. "L’ordinanza partorita dalla Giunta Conti, assistita dall’onorevole Ziello, tornato trionfalmente a sostenere la causa della sicurezza usa strumentalmente il tema della sicurezza per realizzare un’operazione ben diversa: cancellare la socialità di una delle ultime piazze in città che ancora resiste alla totale mercificazione, in cui dal primo pomeriggio alla sera bambini e bambine, famiglie, studenti e studentesse si incontrano e vivono lo spazio pubblico".

Sempre Auletta precisa: "È questo uno dei veri obiettivi, neanche troppo celato, della missione dell’on. Ziello: trasformare la piazza in un unico tavolinificio, cancellando lo spazio fruibile da tutti senza dover pagare. In questi anni abbiamo ripetutamente segnalato i locali che inglobavano le panchine pubbliche nell’area che avevano in concessione per i tavolini, impedendone la libera fruizione. Piazza Gambacorti è una delle ultime piazze in città in cui poter giocare, incontrarsi, sedersi, parlare senza dover pagare".

Intervengono Federico Giusti e Giuseppe Merla del sindacato Cub. "Sarebbe opportuno capire se gli spazi concessi non siano nel frattempo dilatati senza le dovute autorizzazioni. Non si tratta di accusare gratuitamente i locali della movida ma chiedersi quale ruolo svolga la Giunta nella programmazione e nel controllo degli spazi cittadini. E’ prevalsa l’idea che ogni spazio di aggregazione sia demandato a soggetti privati, a bar e ristoranti. Se si concedono dehors per 365 giorni, se si concedono suoli pubblici molto oltre le dimensioni dell’area di somministrazione interna, se si consentono tavolini sul sagrato della chiesa di S.Pierino, se Piazza della Berlina è scomparsa, se in Borgo e Corso Italia non si cammina dai tavolini, se si trasforma ogni spazio in un mangificio, se non si denunciano pubblicamente queste situazioni mirate per avere consenso politico, la città sarà sempre indecente".

Carlo Venturini