"Iniezioni di ossigeno nelle radici. Così si evita la strage di pini"

"Iniezioni di ossigeno nelle radici. Così si evita la strage di pini"

"Iniezioni di ossigeno nelle radici. Così si evita la strage di pini"

Quindici pini abbattuti in via Liguria ed altrettanti in zona stadio. L’abbattimento dei pini di via Liguria viene denunciato da Italia Nostra. "Abbattere 15 pini è come se 55 caldaie rilasciassero Co2 per un anno intero senza alcun abbattimento inquinante" dicono dall’associazione. Altri pini abbattuti riguardano via L.Bianchi e via U.Rindi. Qui le radici dei pini avevano sconquassato sia la sede stradale che i marciapiedi. Possibile che pini e cittadini non possano più convivere? Italia Nostra osserva: "A Lignano, per esempio, sono stati monitorati 215 pini su 350, lungo un viale a ridosso della spiaggia, e successivamente si è proceduto, con un sistema tecnico innovativo, a convogliare aria sotto terra alle radici, considerando che le stesse hanno bisogno di respirare con un optimum del 17% di ossigeno. Gli effetti da quanto relazionato dai tecnici e dalla committenza sono risultati evidenti in quanto le radici, non avendo più carenza di ossigeno, non hanno più avuto necessità di andare a ricercarla in superficie, distruggendo marciapiedi e manto stradale. E’ risultato inoltre, il raddoppio della resistenza al ribaltamento del pino sotto la spinta del vento, e, a distanza di 5 anni, in quei luoghi non sono più caduti pini". Si penserà che saranno necessarie attrezzature sofisticate e costose. L’associazione precisa: "I suddetti interventi non richiedono attrezzature particolarmente sofisticate e, anche ammettendo un costo presumibilmente maggiore rispetto alle tecniche tradizionali, consentirebbero di abbattere i costi ciclici di manutenzione per la riparazione delle sedi pubbliche e soprattutto salvaguardare l’ambiente e la vita degli alberi che, come abbiamo visto, rappresentano, se ben mantenuti, anche un efficace contrasto ai cambiamenti climatici".

Conclude l’associazione: "Si sa che il taglio di alberi genera un danno ambientale causato dal mancato processo di trasformazione della CO2 in ossigeno, difficilmente arginabile, almeno per molti anni. Nella fattispecie, se consideriamo che i 15 pini, mediamente, avrebbero potuto catturare circa 1,28 tanno di CO2, avremo la mancata trasformazione di ben 19.2 tonnellate di anidride carbonica, corrispondenti all’emissione annua di 55 caldaie murali a gas. Il tutto senza considerare l’abbattimento di emissioni di polveri sottili (circa 8.80 Ton.) e di biossido di azoto".

Carlo Venturini