Il vademecum del pediatra: "Sport e alimentazione la migliore prevenzione"

Malattie e rischi contagi tra i banchi, tutte le risposte del primario. Il professor Peroni: "Frutta e verdura creano risposte immunitarie potenti".

Il vademecum del pediatra: "Sport e alimentazione la migliore prevenzione"

Fra pochi giorni, il rientro a scuola, ecco come proteggersi

La prima campanella è alle porte e nelle difficoltà della ripartenza, i genitori non devono dimenticare la prevenzione dei loro figli. Tra pertosse, pidocchi, influenza e covid, ci pensa il professor Diego Peroni, direttore dell’unità operativa di Pediatria dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana, a dare alcune indicazioni su come affrontare l’inizio della scuola all’insegna della salute.

Professore, il consiglio più importante?

"Che oltre alla scuola deve ricominciare anche l’attività fisica, spesso abbandonata in estate, ma che per i bambini è fondamentale. Fare sport e muoversi significa aumentare la risposta immunitaria e dunque essere più protetti contro le malattie. Dopo l’attività, però, bisogna lavare bene il nasino se i bambini sono in età da asilo, e soprattutto fare un bel bagno caldo, che riduce la possibilità di essere soggetti a virus e infazioni".

Ci sono sport che consiglia in particolare?

"Solo nei casi in cui i bambini soffrano di patologie croniche come l’asma, opterei per il nuoto o il karate, attività meno airobiche che affaticano meno i polmoni".

E sull’alimentazione?

"Frutta e verdura creano una risposta immunitaria potente. Le vitamine D, B e C sono fondamentali per affrontare correttamente alle infezioni".

Invece per le malattie più comuni?

"Contro pertosse, varicella e influenza è sempre consigliato il vaccino per bambini e adolescenti. La casistica è tutto: serve prevenire su larga scala".

Con il covid invece come dobbiamo comportarci?

"Se i bambini non sono a contatto con soggetti a rischio, come nonni anziani o parenti immunodepressi, non c’è dal mio punto di vista necessità di fare tamponi o prevenzioni serie. Può succedere che alcuni accusino particolarmente il covid invece e in questi casi il campanello d’allarme può essere un’infezione ricorrente o la tosse molto accentuata. In questi casi allora è bene fare tamponi e anche test per l’allergia".

Aerosol sì o no?

"Come tutte le terapie più serie, va riservato ai casi che lo meritano. L’aerosol serve a curare l’asma bronchiale, usarlo per il raffreddore è dannoso. Tutti i grossi interventi farmacologici devono passare dal pediatra. A questo proposito mi preme sottolineare un concetto...".

Dica.

"Gli antibiotici. I genitori devono centellinare l’uso di questi farmaci e sottoporre i figli al trattamento antibatterico soltanto in caso che realmente lo richiedono. Il rischio è che poi in futuro ci si abituino al punto tale da non avere più effetti. Con tutti i problemi che ne derivano".

Mario Ferrari