Il ballottaggio consacra Michele Conti "Sindaco di tutti, come ho fatto finora"

L’arrivo dal ponte di Mezzo, acclamato con cori da stadio, quando la vittoria è certa e l’abbraccio dei sostenitori in piazza XX Settembre

Il ballottaggio consacra Michele Conti  "Sindaco di tutti, come ho fatto finora"

Il ballottaggio consacra Michele Conti "Sindaco di tutti, come ho fatto finora"

di Gabriele Masiero

PISA

Quando arriva dal Ponte di Mezzo la piazza XX Settembre è già piena da un’ora e invasa dalle bandiere di Pisa e del centrodestra. Michele Conti stringe mani, abbraccia chi incontra. Il ballottaggio lo consacra sindaco, dopo 15 giorni di attesa. In queste due settimane la vittoria in tasca se l’è sempre sentita, forte dei numeri. Ma lui è un uomo pragmatico, "un uomo di numeri, concreto" ha ripetuto ai cronisti e perfino ai familiari e agli amici più stretti. E infatti arriva quando ormai la vittoria è strasicura, matematica, inattaccabile. Questa volta non c’è scarto che tenga. Il vantaggio è chiaro, inequivocabile e pieno. Pisa ha scelto il Conti-bis. E, verrebbe da dire, lo ha scelto per la seconda volta in 15 giorni: al primo turno, infatti, il successo era svanito per un pugno di voti nonostante il vantaggio largo su Martinelli e quegli oltre 20 mila voti incassati, ieri il bis: e i voti questa volta sono più di 21 mila, a parità di affluenza rispetto al primo turno. I pisani volevano Conti. E adesso il sindaco riconfermato si gode il trionfo: "Ha vinto il civismo insieme ai partiti - dice ai giornalisti che lo ‘assediano’ alla fine del Ponte- ed è stato sconfitto il progetto di Schlein e Conte di trasformare la città in un laboratorio politico nazionale. Questa operazione è fallita di fronte al nostro esempio di buon governo di una città amministrata bene e che può essere il punto di ripartenza per la Toscana del 2025 con le altre città dove oggi si è affermato il Centrodestra".

Conti, assicurando che sarà "il sindaco di tutti come lo sono stato in questi anni", ha promesso che il suo primo atto da sindaco sarà "quello di istituire la cabina di regia per mettere a terra i progetti dei fondi Pnrr, 67 milioni di euro che non aspettano e che hanno tempi rapidi di esecuzione". Nessuna rivelazione invece sulla futura giunta: "Fatemi godere il successo". Ma in realtà i giochi sembrano fatti e ci sarà da aspettare pochi giorni per vederla ufficializzata: sicuri della riconferma il votatissimo Raffaele Latrofa (976 preferenze), ma anche Filippo Bedini, in quota Fratelli d’Italia, per la Lega ha molte chance l’uscente Veronica Poli, ma sembra già sicura in Giunta con la delega allo Sport, l’ex campionessa di scherma, Frida Scarpa, la più votata della civica Pisa al centro, e potrebbe seguirla nella squadra di governo anche Caterina Costa sempre della civica.

Resteranno in carica sicuramente anche l’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli (tecnico), e al turismo, Paolo Pesciatini (forte del suo primo posto nella sua lista). Ma ci sarà tempo per delineare il quadro della governance definitiva, municipalizzate comprese. Intanto, Conti, forte di una leadership granitica nella sua coalizione, guarda anche oltre i confini municipali e lancia già la sfida al Pd in vista delle regionali: "Anche a Pisa abbiamo dimostrato che esiste una classe dirigente che sa governare le nostre città e i territori, che sa attirare la società civile e che è pronta a farsi carico delle responsabilità che le sfide future richiederanno. Il nostro risultato ma anche quello delle altre città dimostrano che c’è lo spazio per la costruzione di un’altra Toscana, a partire dal buonsenso, dal coinvolgimento dei cittadini e dal buongoverno delle città capoluogo". Insomma, nel suo secondo mandato il sindaco vuole contare di più sui tavoli regionali e nazionali. In dote porta un centrodestra unito e vincente.