Festa per la Cappella di Sant’Agata. Incontro culturale e santa messa

Due anni dalla riapertura: appuntamento lunedì alle 15 con l’associazione Il Mosaico. Interventi storici di Alessandra Ardini e Maria Luisa Ceccarelli. Poi la celebrazione dell’eucarestia di monsignor Giuliano Catarsi.

Festa per la Cappella di Sant’Agata. Incontro culturale e santa messa

Festa per la Cappella di Sant’Agata. Incontro culturale e santa messa

Per festeggiare due anni dalla riapertura della Cappella di Sant’Agata e l’intensa attività organizzata al suo interno daIl’Associazione Culturale Il Mosaico, lunedì alle 15 all’interno della cappella si svolgerà un momento celebrativo. Inizierà Alessandra Ardini a parlare dei festeggiamenti in onore di Sant’Agata che ogni anno si celebrano solennemente a Catania, successivamente Maria Luisa Ceccarelli, coautrice di un libro dedicato ai recenti restauri, illustrerà la storia della Cappella. A seguire Mons. Giuliano Catarsi celebrerà la Santa Messa.

Era esattamente il 5 febbraio 2022 quando l’Arcivescovo mons. Giovanni Paolo Benotto e il sindaco Michele Conti riaprirono dopo un lungo restauro la cappella di Sant’Agata, di proprietà comunale e rimasta aperta in questi due anni grazie all’attività di volontariato dell’Associazione Culturale Il Mosaico.

"In questi due anni abbiamo presidiato e garantito l’apertura dell’edificio sacro almeno una volta al mese", afferma Riccardo Buscemi, "ogni ultimo sabato del mese, infatti, la cappella è aperta ai visitatori, turisti o residenti, una data fissa del calendario per non creare confusione tra gli operatori del settore e la cittadinanza, che troveranno la cappella aperta e soprattutto "arredata": a spese dell’Associazione abbiamo infatti realizzato una copia del quadro originale proveniente dalla Cappella e oggi custodito nello studio del sindaco, oltre ad arredare con candelieri, candele e croce l’altare. Tutt’altro che disadorno l’interno, con queste nostre cure e attenzioni". In aggiunta all’apertura dell’ultimo sabato del mese, l’oratorio è stato aperto per il ciclo di incontri mensili curati dal gruppo informale “Cultura e carità” di don Maurizio Gronchi, per momenti musicali e per altre iniziative, coinvolgendo anche il Liceo Artistico “Franco Russoli”. Uno spazio vitale all’interno della città, a disposizione di tutti per iniziative consone con la sacralità del luogo.

Il culto di Sant’Agata arrivò a Pisa probabilmente con la liberazione di Catania dai saraceni: la prima attestazione certa è nel privilegio con cui il papa Onorio II il 21 luglio 1126 estese all’arcivescovo di Pisa l’uso del pallio nella solennità di sant’Agata, il 5 febbraio. Per quella festività e nei due giorni seguenti veniva esposto il preteso cranio della santa, tuttora conservato nella chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno: l’evento suscitava ancora alla fine dell’Ottocento gran concorso delle madri impegnate nell’allattamento. L’importanza del culto è testimoniata proprio dall’oratorio ottagonale a lei intitolato, eretto nell’ambito del complesso monastico intorno alla metà del XII secolo.