Al Fortilizio della Cittadella ha preso il via la mostra "Dipingendo Orti Bonatici", ideata e curata da Giacomo Roberto, in programma fino al 22 settembre. Protagonisti della mostra gli orti botanici d’Italia, ma senza ambizioni scientifiche o botaniche, bensì per raccontare l’esperienza di una visita dal punto di vista di un artista. Ecco perché i quadri si trasformano in vere e proprie istantanee ed emozioni. Le opere, con 26 diversi artisti pisani, ma anche provenienti dal resto del Paese, raffigurano gli orti di Pisa, Brera (Milano), Firenze, Ancona, Roma e Lecce, oltre alle oasi naturali di Massaciuccoli, Lago di Alviano (Terni), La Valle (Perugia), Villa Giovannina (Treviso), Parco del Fiume Oglio (Brescia), Giardino della Minerva (Salerno), Parco 2 Giugno (Bari), Giardino delle Zoccate (Massafra, Taranto) e Parco di Torre Guaceto (Brindisi). Particolarmente soddisfatto l’assessore alla cultura Filippo Bedini: "Sosteniamo con questa mostra un artista pisano, Giacomo Roberto, che ha una sua scuola di cultura - dichiara l’assessore -. Vi è un collettivo con un progetto preciso che ci permette anche di tenere aperta quella che per noi è un’area dedicata e che speriamo possa diventare la casa degli artisti". Bedini rivela anche un’informazione preziosa: "Puntiamo a tenere il più aperto possibile gli spazi importanti dei lungarni. Pensare che la chiesa della Spina ha avuto 700 accessi al giorno tra luglio e agosto. La mostra sarà anche la possibilità per salire sulla torre guelfa". Così invece il curatore della mostra Giacomo Roberto: "La filosofia della nostra scuola si concentra sul miglioramento della presenza, dell’attenzione e dell’intenzione consapevole in ogni fase della pittura - dichiara Roberto - Non abbiamo solo artisti pisani, ma anche altri provenienti da tutta Italia che possono portare il loro contributo e mettendo a servizio del bene comune la loro sensibilità e punto di vista". La scuola di pittura "Alla prima" ha lo scopo di praticare la pittura "con modestia e sensibilità - conclude Roberto -, sapendo che l’apprendimento richiede un cammino lungo e anche arduo a volte, nella tradizione e autenticità". La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì con orario 16-19 e dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 19.
Michele Bufalino