Cittadini a passeggio nell’"altra Volterra"

Ha preso vita il percorso partecipativo “Facciamo spazio“ per riconquistare zone cadute in disuso

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Nei giorni scorsi Volterra ha ospitato un pomeriggio di animazione e partecipazione in alcune zone del suo centro storico. L’evento, che ha avuto inizio nel suggestivo spazio di piazza degli Avelli, ha chiamato a raccolta più di 40 cittadini, arrivati con curiosità e voglia di contribuire al percorso partecipativo ‘Facciamoci Spazio!’, promosso dal Comune per la rigenerazione urbana attraverso la riattivazione del patrimonio immobiliare dismesso. Durante l’evento, oltre ad essere stato presentato a tutta la comunità il processo partecipativo ed alcuni suoi primi risultati, è stata realizzata un’esplorazione urbana collettiva che ha avuto lo scopo di condurre i partecipanti in un viaggio nell’Altra Volterra. Nel corso della passeggiata, percorrendo vie e piazze che un tempo pullulavano di negozi e botteghe di alabastro, sono stati riconosciuti e riscoperti alcuni dei luoghi sottoutilizzati o in abbandono. Grazie alla testimonianza di tre cittadini - Ennio Furiesi (Pizzi), Fabio Fiaschi e Nicola Pineschi - che aspettavano il gruppo in tre luoghi salienti della città, è stato possibile condividere tracce di memoria collettiva, un’immersione in una’ contro narrazione’ dell’Altra Volterra.

La passeggiata si è conclusa in parco Fiumi, allestito per uno dei tanti eventi della rassegna Anti Social Social Park, con un momento finale di condivisione delle storie e delle memorie che la passeggiata ha suscitato nei partecipanti. L’iniziativa è stata organizzata da ‘Avventura Urbana’, società incaricata della conduzione e gestione del processo partecipativo, con la preziosa collaborazione di alcune realtà locali, come il Collettivo Distillerie, La Vena di Vino, il Gruppo Fotografico Gian e l’associazione Vai Oltre. Intanto la mappatura georeferenziata dell’Altra Volterra, consultabile sulla pagina https:partecipa.toscana.itwebfacciamoci-spaziohome, ha portato a individuare circa 120 luoghi dimenticati, fra i quali spiccano vecchie botteghe alabastraie, ex fondi commerciali, il grande complesso dell’ex manicomio e i luoghi della ‘Saline operaia’, fino agli dismessi spazi che facevano parte della stazione della frazione, mentre alcuni siti sono già riconoscibili attraverso un qrcode. Il percorso proseguirà in autunno dove, alla fase di scoperta del patrimonio dell’Altra Volterra, seguirà una fase di co-progettazione per raccogliere richiesta volte a trasformare questi spazi, da spazi di abbandono a spazi di possibilità per la rigenerazione territoriale.

I.P.