
Cascina celebra la Repubblica. E revoca la cittadinanza al duce
CASCINA
Cascina celebra la festa della Repubblica che domani vedrà il via alla cerimonia alle 10.15 nella sala del consiglio comunale poi con un mazzo di fiori ai piedi della lapide che ricorda il risultato del referendum. In questi giorni, tra l’altro, proprio Cascina ha avviato l’iter amministrativo per la revoca della cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini 100 anni fa. "Una settimana prima del famoso discorso di Matteotti alla Camera, il 24 maggio 1924, a Cascina venne assegnata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini – spiega il sindaco Michelangelo Betti –, come era prassi fare in tutti i Comuni. A un secolo di distanza da quell’atto, abbiamo fortemente voluto l’iter per la revoca di quella cittadinanza, per arrivare al voto in consiglio comunale nelle settimane di questo tragico centenario". "Abbiamo ritenuto – sottolinea il sindaco Betti – la delibera con cui si assegnava la cittadinanza onoraria, incompatibile con i principi della Carta Costituzionale, entrata in vigore il primo gennaio 1948, e in particolare con la disposizione transitoria e finale numero XII, con cui si dispone il divieto di riorganizzazione, sotto ogni forma, del disciolto partito fascista. Ne discende che ogni riconoscimento al fascismo, come la cittadinanza onoraria al duce, sia atto contrario ai principi e ai diritti di libertà, di uguaglianza, di solidarietà e di giustizia indicati dalla nostra Costituzione, nata dalla Resistenza antifascista. Visto il contributo dato dalla Resistenza alla lotta di Liberazione, il tributo di vittime pagato dalle popolazioni civili e la generosità dei cascinesi che accolsero numerosi sfollati delle zone vicine, dando prova di un amorevole spirito di resistenza e di straordinarie virtù civiche, ispirati dai più alti ideali di libertà e di democrazia, vogliamo che il patrimonio morale degli ideali antifascisti non vada perduto. Per questo revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini".