
La protesta degli agricoltori sta attraversando tutto il Paese
Pisa, 4 luglio 2024 - I cinghiali assediano campagna e città. Devastando colture, causando incidenti stradali e compromettendo l’equilibrio ambientale con la perdita di biodiversità. Sono un dramma. "Basta cinghiali e fauna selvatica incontrollata. La misura è colma": gli agricoltori della provincia di Pisa, insieme a tanti altri colleghi della Toscana, tornano in piazza con un grande presidio aperto dalla “marcia” dei cinghiali dei giovani imprenditori della regione per denunciare con forza l’emergenza fauna in selvatica che sta falcidiando le aziende agricole favorendo l’abbandono dei terreni e lo spopolamento di molte aree della nostra campagna e delle nostre montagne. Cinghiali & co. sono sempre più percepiti come un pericolo, il 58% dei cittadini li considera una minaccia, per la sicurezza stradale e per la salute con il rischio di diffusione della Peste Suina che incombe sulle imprese della trasformazione e sul turismo. I cinghiali rappresentano anche – come già ripetutamente affermato dal mondo agricolo – il principale veicolo di diffusione della peste suina africana, una malattia innocua per l’uomo ma che minaccia la sopravvivenza della norcineria nazionale: un settore che vale tanti milioni di euro.
L’appuntamento è per stamani dalle 9 di fronte a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, punto di ritrovo della mobilitazione degli agricoltori e allevatori provenienti da tutte le province della regione per dire "Basta cinghiali" – spiega una nota Coldiretti – con cartelli, slogan e fischietti e portare la loro testimonianza. Al presidio parteciperanno, insieme alla presidente regionale Letizia Cesani, tutti i dirigenti provinciali, sindaci, consiglieri regionali e assessori che hanno aderito all’invito. La numerosa delegazione pisana sarà guidata dal presidente provinciale, Marco Pacini. Per l’occasione saranno divulgati i dati sugli incidenti stradali in Toscana provocati dagli animali selvatici ed i risultati di una indagine sulla percezione dell’emergenza.
Nel pisano, peraltro, queste sono le arterie più rischiose per questo fenomeno: la strada provinciale per Castellina Marittima, la provinciale delle Colline per Egola (Palaia), il tratto di via Livornese che collega Cenaia alle Quattro Strade (Crespina Lorenzana), la Provinciale 13 "del commercio", la Sr 69 Val di Cecina, la Sr 439 Sarzanese Valdera e Tosco Romagnola Est.