"Avanguardie" da record. Oltre 40mila i visitatori

Bracci Torsi (Palazzo Blu): "Al di là delle aspettative, durando di più, la mostra potrebbe intercettare anche turisti stranieri". Street art: "Area dedicata in città" .

"Avanguardie" da record. Oltre 40mila i visitatori

"Avanguardie" da record. Oltre 40mila i visitatori

di Antonia Casini

"Oltre le aspettative". Palazzo Blu accoglie tante mostre temporanee e, naturalmente quella permanente, come spiega il presidente Cosimo Bracci Torsi.

Come sta andando “Le Avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art” rispetto alle esposizioni degli anni passati?

"Con l’ultimo fine settimana abbiamo superato i 40mila visitatori. Siamo sulla falsariga di quella dedicata ai Macchiaioli, ma questa durerà di più e gli ingressi non sono stati diluiti. Sta andando meglio di quello che ci attendevamo".

Chi sono i visitatori? Singoli, gruppi, italiani, stranieri...?

"Si conferma l’andamento degli ultimi anni. Il 50% arriva dalla Toscana. Oltre a Pisa, ovviamente, abbiamo Livorno, Lucca, Firenze fino a La spezia: seguono un po’ le linee dei trasporti. Un 30% proviene dal resto d’Italia, sotto il 10% sono stranieri. C’è molta attenzione, e, arrivando fino ad aprile le Avanguardie potrebbero intercettare anche il flusso turistico esterno".

I quadri più apprezzati?

"Questa mostra è un po’ più difficile rispetto alle altre, riguarda un insieme di movimenti e personaggi molto diversi. Richiede maggiori impegno e preparazione. Di sicuro piacciono l’autoritratto di Picasso con i pennelli in mano del 1906, ma anche Kandinsky. Alcune opere non sono mai state viste".

C’è in corso anche il Festival della strada con opere all’interno di Palazzo Blu e, ovviamente, all’esterno.

"Si integra con le Avanguardie perché propone ritratti di alcuni dei personaggi più importanti come Chagall e Kandinsky stesso, per esempio. Ma non è la prima iniziativa di pittura di strada. Due anni fa, in contemporanea con la mostra su Keith Haring, organizzammo un altro momento con live perfomance di grandi artisti".

Pisa, sempre più città della street art con un turismo dedicato. Come sviluppare questo particolare settore?

"Con la qualità delle opere, sarebbe importante identificare un’area della città pensando a superfici utilizzabili".

Ha un murale, tra quelli che fanno ormai parte della storia pisana, che apprezza particolarmente?

"Quello di maggior valore è di Haring. Anche quello di Kobra su Galilei è interessante".

Poi, la tradizione con l’esposizione permanente.

"La Fondazione ha da poco acquistato un bellissimo dipinto di Orazio Riminaldi, "Il buon samaritano", che si inserisce in un periodo di rinascenza medicea con Aurelio Lomi, Orazio e Artemisia Gentileschi. Rappresenta tutta l’epoca di ripresa. Un periodo importante per la storia della città e dell’arte".