REDAZIONE MONTECATINI

Pistoiese in crisi: tre sconfitte consecutive e rischio quinto posto in Serie D

La Pistoiese affronta un momento difficile con tre sconfitte di fila. Necessari sei punti per evitare il quinto posto e affrontare il Ravenna nei playoff.

Anas Kharmoud

Anas Kharmoud

Se la sconfitta di Forlì abbia rappresentato o meno un punto di non ritorno ad oggi non è dato saperlo. Ciò che è certo è che la Pistoiese, dal ritorno in Serie D, non aveva mai perso tre partite consecutive, eccezion fatta per la sciagurata squadra che da gennaio a marzo 2024 ha provato a difendere i colori arancioni. Un record negativo che certamente non fa onore a Villa e ai suoi ragazzi, ma che è lo specchio della condizione, fisica e mentale, della Pistoiese nell’ultimo mese. Una squadra spenta caratterialmente e limitata tecnicamente, disattenta nel reparto difensivo e abulica in quello offensivo. Insomma, l’esatto opposto di ciò che, per molte settimane, Polvani e compagni avevano dimostrato di essere, ovvero un team strutturato e solido in entrambi i reparti, con la ciliegina di miglior difesa del 2025 messa sulla torta non più di un mese fa.

Di quel primato ad oggi è rimasto solamente il ricordo, perché il presente parla di una Pistoiese che avrà bisogno di fare sei punti, e soprattutto non perdere ad Altopascio, per evitare il quinto posto che vorrebbe dire affrontare il Ravenna al ‘Benelli’ in semifinale playoff. Il direttore sportivo Taibi ha ribadito, nel post-partita di Forlì, che il raggiungimento dei playoff erano un obiettivo della società fin da inizio anno in quanto la vittoria del campionato dopo la rifondazione totale estiva sarebbe stata assai complicata. Se sulla seconda frase è più facile concordare col diesse arancione, sulla prima lo è un po’ meno.

È chiaro che, osservando anche la media punti della squadra che ha vinto il girone, sarebbe servita un’annata pressoché perfetta per provare a soffiare il primato ai romagnoli, che con gli 81 punti attuali sono già ben oltre la media con la quale solitamente si vince un campionato a 18 squadre, ovvero tra i 73 e i 75 gettoni. È altrettanto vero però che i 23 punti di distanza dalla capolista sono un’enormità, alla luce degli investimenti iniziali e in corso d’opera fatti dalla Pistoiese.

Il problema della Pistoiese sta quindi solamente nel rendimento degli attaccanti? Puntare il dito contro un singolo, l’allenatore o un solo reparto sarebbe sbagliato. Le responsabilità della stagione 2024/2025 vanno equamente distribuite tra l’area tecnica, in cui rientrano direttore sportivo, due allenatori e i calciatori, e quella societaria, con Sergio Iorio che si è preso la responsabilità di far rinascere il calcio a Pistoia ma ha pagato l’inesperienza dell’essere, per la prima volta nella propria vita, il presidente di un club calcistico. Non è mai troppo tardi per rimediare agli errori, ma per farlo servirà intanto chiudere dignitosamente la stagione. E poi a giugno, come ricordato dall’ad Fondatori, la società farà le opportune valutazioni.

Michele Flori

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