La felicità di Barsotti: "La Fabo sa soffrire"

La felicità di Barsotti: "La Fabo sa soffrire"
La felicità di Barsotti: "La Fabo sa soffrire"

"C’è ancora tutto da fare", ama ripetere coach Federico Barsotti, tecnico della Fabo Montecatini, ed è difficile non dargli ragione. D’altra parte è trascorso appena un mese in mezzo di campionato e il primato (in coabitazione con la Pielle) a questo punto della stagione ha un peso specifico relativo. È innegabile però che il blitz esterno di domenica sul campo di quella che, sulla carta, è la favorita al primo posto nel Girone A di Serie B Nazionale, sia un bel passo avanti. Con il successo di Avellino Natali e compagni hanno lanciato un segnale, oltre che a loro stessi, anche all’intero campionato: a questo punto gli Herons non possono più nascondersi: "È stata una bellissima vittoria, paragonabile a quella dello scorso anno al PalaMacchia contro la Pielle Livorno anche se forse è stata percepita in misura minore, per il semplice fatto che a Livorno c’erano trecento nostri sostenitori mentre stavolta, vista la trasferta lunghissima, a seguirci sono stati soltanto una decina di tifosi – commenta il condottiero degli "aironi" –. Pur essendo non tantissimi però si sono fatti sentire e posso assicurare che vederli alle nostre spalle ci ha dato tanta carica e ci ha aiutato molto, soprattutto nel finale. Dedichiamo questa vittoria a tutta la nostra gente, ma soprattutto a loro: sono stati eroici". Una prova di grande compattezza non solo negli ultimi minuti ma per tutto l’arco del match: "Per oltre due quarti abbiamo disputato un’ottima gara – rivela Barsotti –. Abbiamo attaccato Bortolin forzandolo a commettere falli e limitato Santucci. L’unico neo di una prestazione comunque molto positiva sono stati gli ultimi minuti del terzo quarto dove ci è un po’ mancato il killer-instinct: avanti di 15 punti abbiamo sbagliato la tripla del +18 e abbiamo permesso ad Avellino di rientrare in partita. Era normale poi che giocatori come Santucci e Vasl entrassero in partita, però anche nel momento più difficile abbiamo tenuto botta, dimostrando di volere la vittoria almeno quanto i nostri avversari".

Filippo Palazzoni