Gli Herons a Roma per il sogno Coppa Italia. Per giocarsi il trofeo c’è da battere Roseto

Fabo di scena alle 14 al PalaTiziano nel match inaugurale della F4. Barsotti ammonisce: "Di fronte una squadra di primissimo livello"

E’ tutto pronto. La Fabo Herons Montecatini si appresta ad affrontare la sua prima final four di Coppa Italia, in programma a partire da questo pomeriggio alle 14 al PalaTiziano di Roma, fresco di ristrutturazione. Comunque vada per gli "aironi" guidati da coach Federico Barsotti quella odierna rimarrà una data impressa negli annali del giovane club termale, anche se Nicola Natali e compagni faranno di tutto per far sì che le date da ricordare siano due. La strada per raggiungere questo obiettivo è una e una sola: abbattere l’ostacolo Liofilchem Roseto nel match che inaugura la manifestazione. Molto più facile a dirsi che a farsi, perché la formazione abruzzese nonostante l’addio a gennaio di Mitchell Poletti vanta un roster di primissimo livello per la categoria e soprattutto perché pur essendo dall’inizio della stagione un cantiere aperto ha sempre mostrato un’invidiabile continuità di rendimento, non scendendo mai sotto il secondo posto nel Girone B di Serie B Nazionale, mentre la Fabo dopo aver chiuso in vetta al Girone A al giro di boa del campionato è scivolata al terzo posto: "Roseto ha una società e un roster di altissimo livello e sta facendo un eccellente campionato – commenta il tecnico –. La squadra di coach Gramenzi può contare su dieci giocatori, hanno lunghi molto versatili come Tamani e Maiga che nelle ultime partite hanno fatto molto bene e una certezza sotto le plance come Klyuchnyk. Santiangeli e Durante sono giocatori che se si accendono possono fare 20 punti piuttosto facilmente mentre Donadoni e Guaiana sono elementi magari meno appariscenti ma danno grandissimo equilibrio".

L’osservato speciale però non può che essere Vangelis Mantzaris, giocatore poco appariscente ma paragonabile ad una divinità greca se comparato con il livello medio della categoria. Barsotti però rivela di non avere un piano specifico per arginare l’ex Olympiacos: "Non possiamo permetterci concentrarci solo su di lui, anche perché non essendo un top scorer è un giocatore difficilmente arginabile. Per lunghi tratti quasi non si vede, ma è in grado di far girare l’intera squadra costellando la partita di giocate di intelligenza cestistica sopraffina. Per fermare lui così come tutta Roseto è impensabile concepire qualsiasi tipo di gabbia, dobbiamo concentrarci su noi stessi e puntare sulle nostre qualità: sappiamo di avere caratteristiche che possiamo sfruttare a nostro vantaggio, il nostro compito è massimizzarne l’uso per trarre un vantaggio dalla gara". La marcia di avvicinamento all’appuntamento fin qui più importante della stagione in casa Fabo si è portata con sé qualche inconveniente fisico di troppo: "Ci presentiamo a Roma con un Carpanzano che molto probabilmente non sarà in grado di scendere in campo e con un Lorenzetti in dubbio per una botta al costato rimediata nella partita con Brianza – ammette il tecnico rossoblù - Mentalmente però stiamo bene e arriviamo a giocare in un palcoscenico nazionale molto importante consapevoli del nostro ottimo percorso e delle nostre potenzialità, insomma con tutte le carte in regola per poter dire la nostra".

Filippo Palazzoni

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