Gavino Zucca: "Il mio Roversi, uguale e contrario"

L'intervista allo scrittore

Montecatini, 5 febbraio 2023 - Suspense, divulgazione culturale e un leggero e garbato umorismo ad impreziosire di bonaria e mai cinica lucidità, un'avvincente trama. I romanzi di Gavino Zucca, che narrano le appassionanti indagini del tenente dell'Arma Giorgio Roversi, hanno reso lo scrittore un autore da oltre centomila copie. Zucca, intervistato in collegamento da Sassari, è laureato in Fisica e Filosofia, specializzato in progettazione sistemi informatici. E' nato e vive nella città sarda, ma è molto legato alla Toscana e all'Emilia Romagna, oltre a contare un nutrito gruppo di fan in provincia di Pistoia. Ha studiato a Pisa e, nel video, ha raccontato di quando, giovane studente, veniva dalla città della torre pendente a visitare Montecatini Terme.

Ha trascorso trent'anni a Bologna dove ha lavorato all'Eni come project manager. Si è poi dedicato all'insegnamento della Fisica nella scuola superiore. Oggi è scrittore a tempo pieno. «Ho sempre amato la lettura e la scrittura – racconta Gavino Zucca – e mi sono perfezionato attraverso la stesura di racconti, fino ad approdare al romanzo. Ho scelto di dar vita ad un protagonista come il tenente Roversi, perché ammiro da sempre l'Arma dei carabinieri. Il tenente Giorgio Roversi è laureato in Fisica come me, ma ha fatto un percorso inverso al mio: da Bologna, viene a lavorare in Sardegna. Io ho fatto il cammino professionale opposto, ma grazie a questa scelta di luoghi sono riuscito a raccontare sia Sassari e la Sardegna sia Bologna e l'Emilia: scenari a me cari, che sono parte della mia vita, anche se in modo diverso».

Il processo creativo per Gavino Zucca si sviluppa dalla saldezza fattuale, utile per dar vita a trame ben intessute, un metodo mutuato dalla sua formazione scientifica: «Prima devo elencare i fatti che comporranno la trama – spiega -. La fase della progettazione del romanzo è fondamentale e voglio essere in grado di avere una ricostruzione perfetta di ciò che accade nella storia, ancorandomi a fatti ben precisi e questo, forse, deriva dalla mia formazione scientifica. Poi, scelgo il modo in cui raccontare la storia, un lavoro che definirei di découpage. Traggo ispirazione dalla cronaca ed amo fare accurate ricerche prima di scrivere. I romanzi sono ambientati nei primi anni Sessanta, un'epoca che amo, in cui si respirava un clima di crescita, ottimismo, slancio verso il futuro: sensazioni che sono fondamentali anche oggi, dopo la pandemia, per ricominciare al meglio».

Zucca offre sempre al lettore l'ingrediente letterario di un leggero ed intelligente umorismo: «Amo coltivare l'influenza letteraria di un autore inglese: Pelham Grenville Wodehouse, umorista nato nel 1881». Il tenente Roversi sembra possedere tutte le caratteristiche per trasmigrare verso la fiction e le serie tv: «Ne sarei felice – dichiara l'autore –. Chissà che non possa accadere in futuro».