Giovane disabile aggredita sul treno

Montecatini 14 luglio 2016 - Ha rischiato davvero grosso, ieri mattina, una giovane disabile, residente a Montecatini. La ragazza è stata vittima di un’aggressione, ieri mattina, sul treno diretto a Firenze, durante la fermata alla stazione di Prato Centrale. Alessia Paesano, 22 anni, è ancora scossa per l’accaduto, ma ha la forza di raccontare la terribile esperienza e quanto ha provato. «Ho dovuto prenotare un giorno prima quel viaggio – spiega – perché quel treno permette di salire anche a chi, come me, è costretto a muoversi sulla sedia a rotelle. Intorno alle 10.30, mentre eravamo fermi a Prato Centrale, è salita una coppia di stranieri, moglie e marito. Stavano litigando in modo molto concitato, urlando e sbraitando nella loro lingua».    I viaggiatori, lì per lì, non hanno prestato particolare attenzione nei confronti dei due, considerando il fatto abbastanza banale. Ma purtroppo le cose non stavano affatto così. All’improvviso, senza alcun motivo apparente, è scattata l’aggressione verso la ragazza. «La donna mi ha preso per il collo – racconta Alessia – stringendo forte e scuotendomi. Urlava come pazza, era veramente invasata. Sono stati momenti terribili in cui ho davvero avuto paura per la mia incolumità. Ho pure battuto la testa contro il porta bagagli mentre ero nelle sue mani». Sono stati attimi interminabili per la ragazza che ha temuto di farsi male in maniera seria.    «Poi – prosegue  – il marito della donna, dopo averle preso con forza le braccia, è riuscita a staccarla da me. Ormai temevo proprio che mi avrebbe fatto molto male. Alla stazione di Prato Centrale era presente anche la Polfer, e gli agenti sono corsi a bordo del treno, ammanettando la responsabile del fatto». Grazie agli accertamenti delle forze dell’ordine, è stato possibile appurare che la donna, di origine albanese, è incapace di intendere e di volere, ed è sotto l’affidamento del marito. Purtroppo, ieri mattina, è stata colta da un attacco di violenza che avrebbe potuto causare conseguenze decisamente più serie ad Alessia. «Gli agenti della Polfer – conclude la ragazza – hanno portato subito la donna, accompagnata dal marito, in questura. Dopo questa terribile esperienza, ho deciso di sporgere una denuncia».