Picchia e rapina tassista: condannato

Si era fatto portare in una strada di collina, forse per incontrare uno spacciatore e gli porta via il cellulare

Il giovane di origini rumene venne poi arrestato dalla polizia di Stato

Il giovane di origini rumene venne poi arrestato dalla polizia di Stato

Montecatini Terme, 23 aprile 2021 -  Aveva picchiato un tassista in servizio a Montecatini, lo scorso settembre, lasciandolo in mezzo alla strada, sulle colline delle Cerbaie nella zona di Fucecchio. Ieri il giudice dell’udienza preliminare Laura Francini del tribunale di Firenze lo ha condannato, al termine del rito abbreviato, a due anni e quattro mesi di reclusione.  

Il colpevole ha nel frattempo risarcito la sua vittima e, proprio in virtù di questo gesto, il giudice ha deciso di non riconoscergli la recidiva del reato. La vittima è stata assistita dall’avvocato Sabrina Serroni del foro di Prato. Dopo aver commesso il fatto, è scappato a bordo del taxi, facendo perdere per un po’ le sue tracce. La fuga durò solo qualche ora: il responsabile dell’aggressione, un venticinquenne di origine moldave, fu arrestato a Pistoia, dove risiede, dalla polizia di Stato. L’accaduto aveva creatro un certo sgomento e preoccupazione, ma alla fine giustizia è stata fatta.

La vicenda sembra uscita da un romanzo pulp. Tutto iniziò nella tarda mattinata dello scorso settembre: il tassista, 58 anni residente a Montecatini, si vide avvicinare da un uomo, all’apparenza un normale cliente, che gli chiese di portarlo a Pistoia. Il conducente del mezzo non ebbe nulla da obiettare, perché il cliente non sembrava affatto un tipo sospetto. I due, a bordo di una Fiat Multipla, partirono. Mentre erano in viaggio, il cliente chiese al conducente di effettuare una deviazione: doveva recarsi a Fucecchio, zona Cerbaie. Una volta giunti in questa località, il passeggero scese e disse al conducente di attenderlo. Quindi si diresse nella boscaglia, luogo dove, ormai da diversi anni, vengono spacciati stupefacenti. Il tassista si insospettì quando vide il passeggero parlare con una persona, forse per trattare l’acquisto di droga. Quando il moldavo ritornò al taxi, prese il via una discussione. Le parole si fecero via via più forti e da una banale discussione si giunse a un violento scontro. A un certo punto il passeggero prese a pugni il conducente, per poi fuggire portando con sé il cellulare dell’uomo. Sembrava uno di quei casi che sarebbe potuto finire con la fuga del colpevole, senza che la giustizia potesse fare il suo corso. Ma stavolta le cose sono andate diversamente. Alla fine infatti il giovane fu arrestato a Pistoia dalla polizia di Stato.  

Daniele Bernardini