DANIELE BERNARDINI
Cronaca

La messa in sicurezza. Per il parco del Tettuccio servono 100mila euro

Ieri durante l’assemblea dei soci illustrato l’intervento necessario nell’area. Per riaprirla le Terme bussano a Regione e Comune per un contributo.

Ieri durante l’assemblea dei soci illustrato l’intervento necessario nell’area. Per riaprirla le Terme bussano a Regione e Comune per un contributo.

Ieri durante l’assemblea dei soci illustrato l’intervento necessario nell’area. Per riaprirla le Terme bussano a Regione e Comune per un contributo.

Il parco prospiciente alle Terme Tettuccio, anche se in modo parziale, ha bisogno di un intervento da circa 100mila euro per essere di nuovo accessibile al pubblico. Lo spazio verde non è accessibile al pubblico da fine gennaio, quando, in seguito alla caduta di un grosso platano a pochi metri dal bar interno, la società fu costretta a effettuare una serie di verifiche. La parte del parco che dà sullo stabilimento Regina è stata poi riaperta al pubblico, ma quella che confina con il Tettuccio ha bisogno di un intervento per garantire la sicurezza. Le Terme, alle prese con il concordato preventivo in continuità, nel rispetto della legge, possono coprire in parte questi lavori.

L’azienda, ieri pomeriggio, durante l’assemblea dei soci, Regione e Comune, ha chiesto un loro intervento per fare fronte alla situazione. Nonostante la relativa dimensione della somma, la società sta pur sempre affrontando una procedura concorsuale e ci sono vincoli che non possono essere aggirati. Le Terme, in questa la complessa fase societaria, non possono permettersi di affrontare la stagione estiva e autunnale con il parco non completamente in funzione. Tra l’altro, al momento , i matrimoni e le cerimonie, con tante foto in mezzo al verde, appresentano attualmente la principale fonte di introiti per il Tettuccio. Logico quindi che, in attesa delle decisioni future, la società voglia tutelarlo nel maggior modo possibile. Regione e Comune però sottolineano di avere le mani legate a causa dei vincoli della Legge Madia. Una soluzione, per ora, appare molto complessa.

Al momento, l’unico impegno di acquisto per il Tettuccio è quello della Regione, che ha rinnovato la disponibilità per investire 17,5 milioni per rilevare questo immobile, il Regina e l’Excelsior. Il progetto del governatore Eugenio Giani prevede anche una valorizzazione con interventi concreti al Tettuccio, per trasformalo nella sede di grandi eventi e manifestazioni culturali. In questo obiettivo, il recupero del grande parco gioca senza dubbio un ruolo essenziale.

Il Comune, da parte sua, dopo l’entrata in scena dell’architetto Oreste Ruggiero pronto ad acquistare le Tamerici e lo spostamento di interesse della Fondazione Caripit sulla Torretta, punta a rilevare tutte le aree verdi delle Terme, le opere d’arte e i documenti di valore storico, come le lettere di Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi, e il Tennis Club Torretta. Il primo punto rappresenta senza dubbio un impegno di non poco conto. Il verde delle Terme, proprietaria anche di spazi lungo la pubblica via, ha rappresentato per decenni il principale biglietto da visita per Montecatini. Il suo recupero, magari tornando ai livelli del passato, non sarà cosa facile.

Daniele Bernardini