"Inammissibile ridurre i posti letto all’ospedale di Pescia in estate"

I consiglieri regionali di FdI. Torselli e Capecchi: "Risposta. delle Asl non ci convince. Pronta un’interrogazione".

"Inammissibile ridurre i posti letto all’ospedale di Pescia in estate"

"Inammissibile ridurre i posti letto all’ospedale di Pescia in estate"

Dopo l’allarme lanciato dai sindacati e dal Comitato Ri-nascere in Valdinievole, anche la politica regionale si muove sul tema della situazione per l’estate dell’ospedale di Pescia. I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e Alessandro Capecchi annunciano una nuova interrogazione orale al presidente del Consiglio Regionale. "In un quadro già molto preoccupante per quanto sta accadendo da tempo al nosocomio pesciatino, arrivano ora voci ancora più inquietanti sui tagli di posti letto durante il periodo estivo, per effetto delle ferie – dicono Alessandro Capecchi e Francesco Torselli -. Le notizie diffuse dal Comitato Ri-Nascere, che trovano riscontro anche a livello sanitario provinciale, parlano di una riduzione del 20% dei posti letto che comunque porterebbero la disponibilità da 220 a 121 posti effettivamente utilizzabili. La replica della Asl non ci convince e non è chiara".

"I tagli di chirurgia e area medica non promettono nulla di buono e non vorremmo che tutto questo preludesse veramente a una ulteriore stretta sui servizi ospedalieri di Pescia, fino a giungere alla sua chiusura definitiva – proseguono Capecchi e Torselli –. Una ipotesi che ora può sembrare troppo spinta, ma i segnali sono effettivamente questi e non possiamo trascurarli".

Nell’interrogazione Torselli e Capecchi chiedono che si avviino delle alternative, reperendo in altro modo i posti letto che vengono soppressi, e vogliono rassicurazioni sul futuro di chirurgia: "Vogliamo risposte formali e concrete perché la risposta della Asl - con il riferimento al “recupero degli interventi chirurgici nei tempi previsti dalle varie patologie” non è chiara, e può essere preludio ad una ulteriore e insopportabile dilatazione delle liste di attesa e una maggiore pressione sul pronto soccorso. Ci auguriamo, per la salute dei cittadini, che queste risposte ufficiali arrivino presto e siano positive".