REDAZIONE MONTECATINI

Godiva Doc corre in casa. La carriera di mamma può aspettare

Manuele Matteini e la sua cavalla Godiva Doc sorprendono al Gp Città di Montecatini con prestazioni straordinarie, dimostrando che i sogni nel mondo dell'ippica possono diventare realtà. Un binomio che merita applausi e sostegno.

Godiva nasce in Svezia. A tre anni arriva in Italia, come fattrice non è rimasta subito gravida e ha così ripreso a correre

Godiva nasce in Svezia. A tre anni arriva in Italia, come fattrice non è rimasta subito gravida e ha così ripreso a correre

Ancora non si sa quanto sarà grande questo sogno. È la sua prima partecipazione come guidatore al Gp Città di Montecatini, al suo fianco una cavalla che era destinata a fare la mamma e invece ha scelto di correre. Stiamo parlando di Manuele Matteini e della sua Godiva Doc. Il gran premio porta con sé infinite storie e questa è sicuramente una di quelle che merita di essere raccontata. La cavalla nasce in Svezia, a tre anni arriva in Italia dove corre discretamente fino ai sei anni quando viene scelta per la sua genealogia e mandata in razza. Come fattrice non resta subito gravida e così il proprietario decide di mandarla a Matteini in attesa di riprovarci nella successiva stagione di monta. Manuele forse prende l’affido sul serio più del dovuto ma ricomincia ad attaccarla come si dice in gergo tecnico e si rende conto che la figlia di Love You ha ancora tanta voglia di correre.

Scendono in pista e inizia l’escalation. A maggio scorso a Modena arriva il primo 10.9, quel cronometro apre le porte del paradiso. Si sogna, come in qualunque altro sport del mondo. Nessuno ha più il coraggio di parlare di quella carriera da mamma rimasta in sospeso. Il gran premio sulla pista di casa arriva dopo un altro 10.9 a Follonica che profuma di buono. Godiva ha sette anni e non è mai andata così forte, Matteini non è un professionista che azzarda e se ha scelto di correre nella corsa più qualitativa del Sesana è perché ci crede davvero. Lei con il numero alla corda da dietro può davvero strappare un pass per la finalissima di mezzanotte. A quel punto il sogno è almeno a metà, si torna dietro le ali della macchina e comunque vada per una scuderia smart come quella di Matteini è una gran bella soddisfazione. Meritano un applauso e tutto il tifo del mondo. E se per una volta a vincere nella notte magica del Sesana fosse una cavalla ’normale’?

Martina Nerli