Bimbo finito nel fiume con la bici, è sveglio e respira da solo

Il piccolo resta tuttavia in prognosi riservata al Meyer di Firenze

I soccorsi sul Pescia

I soccorsi sul Pescia

Ponte Buggianese, 24 dicembre 2019 - Resta in prognosi riservata ma è sveglio e respira autonomamente il bambino di sette anni ricoverato all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze dopo essere caduto la scorsa domenica nel fiume Pescia a Ponte Buggianese. Il bimbo, che è stato salvato dal padre che si è tuffato nel fiume dopo la caduta del figlio dalla bicicletta, resta in rianimazione.

Erano da poco passate le ore 12 quando, forse a causa di una buca non vista o unìasperità del fondo sconnesso dell’argine, il bimbo è caduto con la sua bicicletta dentro il fiume Pescia in piena, ed è stato trascinato via dalla corrente.

La caduta è avvenuta all’altezza del depuratore, nella zona che i pontigiani chiamano "La serra". Il padre del ragazzino, senza pensarci due volte, si è tuffato e ha cercato di raggiungere il piccolo come meglio ha potuto nel corso d’acqua, che nonostante il calo di livello rispetto al giorno precedente, aveva una profondità intorno ai due metri d’acqua.

La madre, visto il dramma, ha iniziato ad urlare, richiamando l’attenzione dei residenti della zona, poi ha chiamato velocemente il 118. "Ho sentito urlare una donna "aiuto aiuto" – racconta un uomo residente in via di Fattoria – e mi sono affacciato sull’argine all’altezza del depuratore. Ho visto qualcosa in acqua ma sulle prime mi era sembrato un cane. Poi, guardando meglio, ho visto che era un bambino. Ho chiamato subito il 118 e sono corso sull’argine per seguire i due che erano in acqua, verso Ponte alla Guardia".

Il bambino e il padre, il primo privo di sensi e il secondo in grosse difficoltà nella forte corrente del fiume in piena, sono stati trascinati nel fiume per oltre trecento metri. Nonostante l’uomo non sapesse nuotare, è riuscito con uno sforzo immane ad afferrare il bambino in acqua e a trascinarlo con sé, in qualche modo, verso la riva destra del fiume.

Poco prima del ponte alla Guardia. Le urla della madre e di alcune persone che avevano assistito alla scena hanno attirato altri residenti della zona: uno di loro, con una corda, è entrato nel fiume fino alle ginocchia, per acciuffare il padre e il bimbo strappando entrambi dalla corrente. Nel dramma, anche un piccolo miracolo.

Nel gruppo di persone accorse dopo aver sentito le urla della madre, era presente anche una giovane ragazza che aveva frequentato un corso salva-vita. In quei momenti di panico, la ragazza è riuscita ad effettuare al volo un primo massaggio cardiaco al bimbo; un massaggio che si è rivelato determinante per la sua sopravvivenza fino all’arrivo del personale del 118 in ambulanza, arrivato pochi istanti dopo. Sul posto sono infatti arrivate due ambulanze della Corce oro di Ponte Buggianese e un’automedica. Con loro anche i vigili del fuoco con i sommozzatori e una pattuglia della polizia del commissariato di Pescia.