Arrigoni trascinatore, Benites croce e delizia. Lorenzetti soffre, Natali cuore di capitano

Radunic e Chiera possono dare di più. Giancarli si rende utile. Carpanzano a vuoto.

Arrigoni trascinatore, Benites croce e delizia. Lorenzetti soffre, Natali cuore di capitano

Arrigoni trascinatore, Benites croce e delizia. Lorenzetti soffre, Natali cuore di capitano

BENITES 6.5: al 38’ è fermo a zero punti e con soli tre assist all’attivo. E’ evanescente e distratto anche in difesa, dove si perde un paio di tagli di Giunta. Non sembra proprio la sua serata, poi però segna 5 punti negli ultimi ribaltando l’inerzia della gara.

CHIERA 6: stappa la partita con il primo centro rossoblù, poi dopo un paio di canestri di pregevole fattura inaugura una fase di stallo nella sua partita che si prolunga un po’ troppo. Nel secondo tempo è anche sfortunato: due sue triple vengono sputate da ferro.

NATALI 6.5: due canestri filati lanciano la prematura fuga Herons, incide meno in attacco nel secondo tempo pur chiudendo la gara, ma è fondamentale come sempre nel lavoro oscuro difensivo e nell’infondere calma alla squadra.

ARRIGONI 8: unico salvagente a cui appigliarsi nel mezzo della mareggiata biancoverde. Pur soffrendo un tantino a rimbalzo tiene i suoi a galla con tante giocate utili e nel quarto periodo rompe gli argini con 11 punti in 9 minuti. I suoi numeri finali sono mostruosi.

RADUNIC 6: inizia come peggio non potrebbe, con due falli su Bortolin che condizionano inevitabilmente la sua partita. Contro l’italo-argentino in area butta male, così lui gira a largo e segna due bombe. Il fatturato nel pitturato deve però necessariamente aumentare.

DELL’UOMO 6: torna ad essere ossigeno per i momenti di apnea, specialmente in un primo quarto in cui dà la solita sterzata con sette punti, poi però si intestardisce troppo nel voler entrare in area e finisce spesso per sbattere contro il muro avellinese.

LORENZETTI 5.5: Bortolin mette alla frusta pure lui, nonostante non faccia mancare la sua consueta energia. Avellino non gli concede la sua specialità, ovvero il canestro con spallata e lui si prende qualche jumper ardito. Non il suo pane.

CARPANZANO 5.5: si getta nella mischia senza paura. Mostra la giusta personalità nel continuare a prendersi tiri nonostante i precedenti errori, finisce però per essere stritolato nella morsa della difesa degli irpini.

GIANCARLI 6: sua la bomba che prova a rianimare gli Herons nel momento di maggiore difficoltà. Non può essere lui l’ago della bilancia, né colmare i momenti di vuoto di Benites ma tiene botta in difesa e cerca di rendersi utile come può.

BARSOTTI 6.5: l’approccio tosto è promettente, poi il suo dirimpettaio riesce ad incartarlo togliendo l’area all’attacco rossoblù. Non finisce come a Ruvo di Puglia perché i suoi si dimostrano maggiormente pronti nei dettagli.

Filippo Palazzoni