
La Pontremolese affronta un futuro incerto dopo le dimissioni di Lecchini, tra voci di ripartenza dalla Seconda categoria e focus sul settore giovanile.
La scossa tellurica provocata dalle dimissioni di Simone Lecchini da direttore dell’area tecnica della Pontremolese, che voci sempre più insistenti danno come nuovo dt della Fivizzanese, fresca neopromossa in Prima categoria (l’incontro è fissato per domani), ha portato con sé anche molti interrogativi sul domani della società di piazza Caduti di Superga. L’aria che si respira è pesantissima in piazza della Repubblica, ritrovo dei supporter della squadra azzurra preoccupati riguardo al futuro. C’è chi parla di non ripartenza della squadra.
Se l’indiscrezione venisse confermata, sarebbe uno dei momenti più dolorosi della centenaria storia della società, fondata nel 1919, e provocherebbe senz’altro malumori e proteste. Sarebbe anche un brutto colpo per l’intera comunità e per l’amministrazione comunale. A questo proposito, ci sarebbe già stato un confronto nella sede della Pontremolese. Ricordiamo che la società, l’estate scorsa, aveva fatto massicci investimenti su prospetti importanti con l’obbiettivo, riuscito, di abbattere la forte penalizzazione di 10 punti e di puntare alla promozione diretta senza passare attraverso playoff, proposito questo fallito: come clamorosamente fallita è stata la sfida nei playoff.
Ma questo è il passato. Ora tutti vogliono sapere se ci sarà ancora il palcoscenico della Promozione a Pontremoli oppure se si ripartirà dalla Seconda categoria con il Fc Pontremoli del presidente Stefano Giannetti che, dopo la retrocessione in Terza, stando ai ’rumors’, acquisterebbe il titolo da una società della provincia. Sì, perchè l’altra sera, al termine della programmata riunione per riorganizzarsi, sarebbe venuta fuori la volontà della dirigenza della Pontremolese di dedicarsi ’anema e core’ al settore giovanile abbandonando la Promozione. Inoltre, verrebbe dato un sostegno all’atra squadra di Pontremoli, retrocessa in Terza, per risalire ai piani superiori. Una sorta di ’matrimonio riparatore’ per restituire al calcio che vive all’ombra del Campanone quella dignità che merita.
Inutile dire che tutti sono in attesa di un chiarimento da parte della società retta dal presidente Pier Giorgio Aprili e dal vice Michele Beghini. E di conoscere esattamente i piani futuri. I tifosi chiedono che venga rispettata la storia di una società ultracentenaria come la Pontremolese, anche se tutti sono d’accordo sul potenziamento e sulla valorizzazione del settore giovanile, soprattutto dopo l’amara retrocessione della squadra Juniores dal regionale al campionato provinciale.
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