Coronavirus e ciclismo, il giudice "ricusato" in Francia: "E' italiano, va sostituito"

Ricusato un giudice toscano alla Parigi-Nizza. Saltano le gare in Toscana

Il giudice toscano di Pontremoli Gianluca Crocetti sostituito alla Parigi-Nizza

Il giudice toscano di Pontremoli Gianluca Crocetti sostituito alla Parigi-Nizza

Firenze, 8 marzo 2020 - Il coronavirus e le vicende che interessano la Toscana. La prima è quella che riguarda il commissario internazionale Gianluca Crocetti di Pontremoli. Avrebbe dovuto essere il presidente di giuria alla Parigi-Nizza che scatta oggi, invece gli organizzatori francesi hanno chiesto che fosse sostituito. Un altro effetto dell’emergenza coronavirus anche se Crocetti non proviene (come qualcuno ha scritto) da zone rosse. Il giudice di Pontremoli che nel 2019 è stato il presidente del collegio di giuria al Tour de France e primo commissario italiano addetto al Var del ciclismo, è stato sostituito da un collega spagnolo.

Un veto e una discriminazione che non sono piaciute a Renato Di Rocco, vice presidente dell’Uci (Unione Ciclistica Internazionale) e presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Un caso che si è aggiunto a quello di escludere dalla stessa Parigi-Nizza corridori e personale delle squadre provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, oppure a quello della Spagna che ha rifiutato i biker italiani che avrebbero dovuto prender parte a una gara di mountain bike in Catalogna.

Altro aspetto che riguarda la Toscana così come tutte le altre regioni, quello dell’annullamento delle gare in calendario. A livello maggiore le Strade Bianche a Siena, il Gran Premio di Larciano, la Settimana Internazionale Coppi e Bartali che avrebbe dovuto concludersi con la tappa di Prato. Le assicurazioni che arrivano dallo stesso presidente Di Rocco sono quelle relative al recupero di tutte quante, a giugno dopo il Giro d’Italia (a proposito qualche dubbio serpeggia già anche per questa manifestazione), oppure a settembre dopo la conclusione del Giro di Spagna che finisce il 6, ed in ottobre con il prolungamento del calendario e lo slittamento per esempio di una settimana del Giro di Lombardia. Situazione preoccupante per l’attività dilettanti e quella giovanile.

Se non ci sono gare il ciclismo perde anche quei pochi sponsor ancora rimasti. In Italia sono già saltate oltre 40 gare delle quali una dozzina in Toscana e qualcuno ritiene che anche l’attività nel mese di aprile, ammesso che possa riprendere dopo la scadenza del decreto-Conte prevista per il 3 aprile, ne risentirà pesantemente con altre gare che saranno annullate. Tra l’altro l’attività è ferma non solo per i dilettanti, categoria che avrebbe dovuto gareggiare in questo periodo, ma lo sarà per gli juniores il cui inizio di attività è fissato al 15 marzo, per gli allievi e gli esordienti dal 29 marzo, mentre sono bloccate anche le gare di mountain bike. Chiudiamo il cerchio ricordando anche le difficoltà e le sofferenze per gli atleti che si devono allenare e preparare con l giustificata preoccupazione da parte dei loro genitori.