ENRICO BALDINI
Sport

Cacchioli, il sorriso è la sua arma vincente

L’esperto portiere della Pontremolese si conferma uno dei migliori nel campionato di Eccellenza. Un leader che sa coinvolgere il gruppo

di Enrico Baldini

IN LUNIGIANA sostengono che Ivan Cacchioli fosse seguito anche da Carrarese e Piacenza e che il settore giovanile del Parma, allora diretto da Fabrizio Larini, se lo sia aggiudicato, dopo le ultime relazioni positive del suo scopritore Giorgio Gabelloni che dopo i primi esercizi ,e senza tanti preamboli, ha avuto il pieno merito di dirgli: "Ivan, ti dovrai mettere i guanti di tuo papà Beppe".

Portiere guascone degli anni ottanta, formidabile sotto l’aspetto tecnico, sfrontato a volte anche impertinente nel senso migliore del termine: questo era Giuseppe Cacchioli. Nel settore giovanile dei crociati, il giovanissimo villafranchese, passato sotto le “cure“ di Ermes Fulgoni prese a liberarsi i cielo, tanta erano le sue capacità delle prese in volo, la dove il pallone lo chiamava. Tutta la trafila e gli indottrinamenti del preparatore dei portieri gialloblù gli hanno giovato.

A forza di guardare Frey, poi Bucci, Lupatelli e Mirante, ha limato il suo repertorio, si era fatto più asciutto, ogni sua uscita, parata a terra era calcolata. Dagli Esordienti regionali, poi Giovanissimi regionali, agli Allievi nazionali ai Primavera allenata da Cannata e Manzo, da lì il passaggio in prestito ai corsari del Sestri Levante. "Un’esperienza bella, indimenticabile. Il clima, i compagni, il tecnico, la Conca d’Oro. Un posto meraviglioso".

La stagione successiva al San Sepolcro, dopo in Lega Pro al Fondi, Pavia, nuovamente al Fondi, al Gubbio, dal club Umbro, la società dei Crociati lo cede sempre in prestito al Nuova Gorica militante nella massima serie Slovena. Dopo i giorni delle delusioni legati al fallimento del Parma, arriva la telefonata di Gianluca Spinelli, allora preparatore dei nuovi numeri Uno al Genoa, Ivan nel frattempo fattosi abbastanza adulto non ci sta a fare il terzo e riparte dalla Serie C indossando la casacca dell’Aquila, dopo quella del Pontedera.

Nel maggio del 2017 fra i pali dell’Atletico Orte (Serie D) il pasticciaccio brutto di una squalifica dove nessuno aveva capito realmente come erano andate le cose o perlomeno chi doveva vedere e capire ha fatto finta di non capire. Nel dicembre del 2018 la chiamata della Pontremolese alla ricerca di un portiere di esperienza e lui ne vantava più di ogni altro. Tanta da riprendere a vivere calcio e la vita che più gli piaceva.

Con il sorriso stampato della sua libertà accetta con entusiasmo la proposta del diesse Giuntini e torna divertirsi con qualche sigaretta, l’amore e tutto ciò che serve per cancellare il passato. Il ragazzino arrivato da Villafranca riprende a volare da un palo all’altro fino a diventare imbattibile nell’anno della promozione. Difficile il rinnovo, Aprili impegnato a scavare una crepa, sulla parete rocciosa di Ivan. Matrimonio rifatto, con tanto di finale tendente al gotico e per celebrarlo la terza volta Cacchioli e Aprili si incontrano nel Ranch “le Cunelle“ per la stretta di mano...