"Alla prima difficoltà la squadra si è persa"

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Una grande Carrarese per un’ora, poi cos’è successo? "Alla prima avvisaglia di difficoltà la squadra si è subito persa – prova a rispondere a fine gara Alessandro Dal Canto (nella foto) –. E’ un segnale di debolezza che non dobbiamo dare in un momento come questo. Fino al 65’ non abbiamo concesso un tiro agli avversari e abbiamo creato 67 presupposti per fare gol. C’erano anche due rigori per noi, uno solare. Se, però, una domenica non va e non riusciamo a segnare per quanto produciamo non è vergogna se facciamo zero a zero. Almeno il pari dovevamo portarlo a casa. Al primo segno di difficoltà mi sono pure affrettato a fare i cambi. Ho pensato di sostituire un paio di giocatori in mezzo per dare più solidità con Coccia in fascia che è più difensivo ma i cambi non ci hanno portato niente. Abbiamo lasciato due contropiedi e due angoli consecutivi e ci siamo fatti fare gol. Lo abbiamo preso ancora su palla inattiva nonostante avessi cambiato passando dalla marcatura a zona sui corner a quella a uomo. E’ la dimostrazione che alla fine certi accorgimenti influiscono poco. Tutti possono prendere gol su palla ferma, in qualsiasi modo tu voglia marcare. In ogni caso se ne prendiamo così tanti è una questione d’attenzione. Dobbiamo invertire la rotta perché se continuiamo così è preoccupante".

A fine partita i tifosi hanno redarguito i giocatori sotto la curva Nord. "A loro posso dire ben poco in questo momento. Stiamo continuando a perdere e bisogna solo stare zitti e accettare quello che ci dicono. Erano venuti da noi anche sabato prima della partita usando i toni giusti. Martedì dobbiamo andare a Gubbio per portare assolutamente a casa un risultato positivo. L’errore più grosso che può fare la squadra è quello di voler recuperare il terreno perduto vincendo a ogni costo. Il malato non guarisce subito. Serve anche un “brodino“ e noi oggi (ieri per chi legge, ndr) dovevamo prenderlo. Non dovevamo perdere".

Gianluca Bondielli