Massa e dintorni, il calvario dei pendolari: "Viaggi in treno al limite del caos"

La denuncia di un consigliere-studente

Treno sovraffollato

Treno sovraffollato

Massa, 11 marzo 2019 - "Per gli studenti del Nord Toscana che la mattina devono recarsi all’Università di Pisa il viaggio in treno è un calvario". Lo dichiara il responsabile regionale degli studenti della Lega e consigliere comunale di Massa, Filippo Frugoli.

"Passano gli anni ma la storia non cambia. Noi giovani siamo costretti, ogni mattina, a viaggiare in piedi stipati come animali in ‘treni pollaio’ o, in alternativa, ad aspettare il treno successivo arrivando così in ritardo al corso".

Nel mirino un convoglio ben preciso: "Il treno che parte alle 6.53 da La Spezia Centrale verso Pisa è sovraffollato e i passeggeri sono costretti a rimanere in piedi, segnale del fatto che le corse e i vagoni non sono sufficienti a reggere l’afflusso di passeggeri che ogni mattina devono spostarsi. Mi chiedo cosa abbia fatto in tutti questi anni la Regione. Mi aspetto – prosegue Frugoli - che l’assessorato regionale competente verifichi con le Ferrovie un eventuale aumento dei vagoni del treno o l’inserimento di un treno aggiuntivo nella stessa fascia oraria per gli studenti e i lavoratori pendolari che tutte le mattine frequentano la tratta La Spezia-Pisa. Mi chiedo – conclude - perché non sia possibile inserire treni straordinari circolanti, come è stato fatto in eventi particolari, per ridurre il rischio affollamento, anche nel periodo delle lezioni universitarie da ottobre a dicembre e da marzo a giugno. A breve – annuncia Frugoli – la capogruppo della Lega in consiglio regionale, Elisa Montemagni, predisporrà un’interrogazione per capire se è intenzione della giunta regionale prendere accordi con Rfi per aumentare la capacità del trasporto ferroviario per i pendolari che alle 7 devono spostarsi sulla tratta La Spezia - Pisa. Le elezioni regionalisi avvicinano - conclude Frugoli - e se fossi Rossi inizierei aprepararele valigie: i toscani sono stufi di anni e anni di sanità che nonfunziona, di disoccupazione alta, di servizi e di trasporti non efficienti".