Massa, aggressione a Conte, l’autore: “Gesto politico”

La conferenza stampa di Giulio Milani, candidato al consiglio comunale, che si è scagliato fisicamente contro l’ex premier

Massa, 6 maggio 2023 – «Non ho aggredito Conte, l'ho contestato, gli ho dato un buffetto pedagogico. Sono stato iscritto, elettore e rappresentante di lista per il Movimento 5 stelle, quello che un tempo veniva definito attivista M5s e di cui il Movimento ha perso la memoria, e di cui forse si vergogna anche. Ho contestato Conte perché mi sono sentito tradito per come il suo governo ha gestito la pandemia, in modo criminale e discriminatorio, per non aver difeso il reddito di cittadinanza, e perché ha sostenuto Draghi e l'invio di armi in Ucraina, salvo poi fingere nei fatti di essere contrario».

Così Giulio Milani, candidato al Consiglio comunale di Massa (Massa Carrara) che nella giornata di venerdì ha colpito il leader Giuseppe Conte durante un'iniziativa elettorale nella città apuana, parlando oggi nel corso di una conferenza stampa della lista civica Massa Insorge.

«Se avessi voluto aggredire o ferire Conte lo avrei fatto - ha aggiunto Milani, 52 anni, editore e no vax - ma evidentemente non l'ho fatto. È stato un gesto politico, che ha un valore politico».

Milani ha poi sottolineato di non ritenere che da M5s sporgeranno denuncia nei suoi confronti. Per Marco Lenzoni, candidato sindaco per Massa Insorge «sono state dette tante cose nel tentativo di squalificare la nostra lista, Massa Insorge, strumentalizzando una piccola contestazione, piccante. Non c'è stata nessuna violenza e Conte sta benissimo. Potessi farei gli auguri di pronta guarigione a Conte, ma auguri di che, non scherziamo».

«Stanno trasformando la campagna elettorale in un processo ai cattivi, che siamo noi. Siamo seri, la violenza sono i morti sul lavoro, chi muore per mancanza di cure, o chi non arriva a fine mese pur lavorando 10 ore al giorno. Il 9 maggio, alle 21, in città c'è una fiaccolata per la riapertura dell'ospedale vecchio di Massa, invitiamo Conte a venire».

Secondo Lenzoni «certe contestazioni dovremmo farle tutte insieme, purtroppo non lo abbiamo fatto con la Schlein, con la Santanché, con Tajani o con Salvini, che sono venuti a pascolare in città. Il 10 maggio verrà Crosetto a parlarci di quanto è bella e buona la guerra, lo contesteremo insieme, pubblicamente, apertamente».