Via Groppini, per non dimenticare Commemorazione della strage

Le parole del sindaco De Pasquale e del presidente Anpi Sanguinetti

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Una corona di fiori e un minuto di silenzio per ricordare le 65 vittime, tra cui anche 14 bambini, del bombardamento di via Groppini. Il 18 gennaio 1945 le bombe alleate rasero al suolo un intero angolo di città. Ieri, come tradizione, il sindaco Francesco De Pasquale assieme al presidente di Anpi Nando Sanguinetti hanno ricordato l’evento. "E’ stata una cerimonia – sottolinea il sindaco - che per quanto priva di pubblico per via delle norme dovute alla pandemia, ha voluto tenere viva la memoria di quella tragica pagina della storia cittadina". "Il 18 gennaio – ricordano i partigiani – rappresenta una data dolorosa per Carrara. Aerei alleati sganciarono bombe per colpire un comando tedesco che di fatto non c’era già più in città. Colpirono invece il centro sovraffollato visto che vi avevano trovato rifugio molti abitanti di Massa, Marina o La Spezia. Carrara non veniva considerata un obiettivo militare visto che non aveva industrie belliche e per questo sarebbe dovuta essere meno esposta ai bombardamenti. Quella mattina invece gli alleati colpirono e un grosso casamento di via Groppini, all’angolo con via Roma fu completamente sventrato e oltre 50 persone persero la vita. Quell’episodio è rimasto nella memoria dei carrarini come un tragico esempio dei mali che la guerra porta con sé. Tutte le vittime sono uguali di fronte alla morte, ma non i motivi per cui si va incontro alla morte. In altre parole, tra le stragi provocate dai nazisti e quelle dovute agli americani restano differenze sostanziali che vanno sottolineate".