REDAZIONE MASSA CARRARA

Una ciclovia per il Pirata. Pantani ’abbraccia’ Bartali. I due super campioni ricordati sul viale a mare

Montignoso intitola il circuito al ciclista a vent’anni dalla sua morte. Il tratto si collega a quello di Forte dei Marmi dedicato a ’Ginettaccio’.

Una ciclovia per il Pirata. Pantani ’abbraccia’ Bartali. I due super campioni ricordati sul viale a mare

Un gruppo gremito, quello di ieri, per l’intitolazione a Marco Pantani del chilometro di ciclopedonale tirrenica sul viale a mare. C’erano le istituzioni, i cittadini, le piccole leve del pedale e addirittura anche i gregari di Pantani. A 20 anni dalla morte del ciclista di Cesena, per tutti ‘il Pirata’, Montignoso ricorda con due targhe uno degli scalatori più forti al mondo. "Continuiamo un percorso iniziato con il gruppo del trofeo ’Buffoni’ per volontà della dirigente Nadia Bellé - spiega il sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti -. Noi ricordiamo l’uomo sportivo, il Pantani che ha vinto il premio di Camaiore e il Giro d’Italia". Dopo Felice Gimondi è colui che ha vinto il Tour del France e Giro d’Italia insieme.

"L’uomo che ha saputo rialzarsi dopo gli infortuni - prosegue -, l’esempio che con la testa e la tenacia si possono superare le avversità. Ci ha insegnato a capire gli esempi positivi ed evitare le buche che la vita ci mette davanti. Grazie alla proloco di Montignoso per l’iniziativa, un grande nome che va ad intrecciarsi con la ciclopedonale di Forte dei Marmi intitolata al grande Gino Bartali". Il ’Pirata’ ha segnato la storia del ciclismo italiano e internazionale, ma insieme a lui c’erano anche Massimo Podenzana e Giuseppe Di Fresco. "Quando c’è da ricordare Marco mi fa sempre piacere perché è stato il mio capitano - racconta Podenzana -, con lui ho vinto sia il Giro d’Italia che il Tour de France. Le emozioni che ho provato a fargli da gregario sono indescrivibili. Mi ricordo quando durante gli ultimi giorni del Giro d’Italia dovevo guadagnare tempo, ero il penultimo uomo, dietro mi sono ritrovato Pantani che mi urlava ‘pode lungo’. Per lui ho dato l’anima".

A firmare il contratto con il team Mercatone Uno anche Di Fresco: "I giorni in cui firmai il mio primo contratto li ricordo come il sogno di un bambino che si avvera dopo anni di sacrifici. Stavo correndo a fianco del mio idolo. Mi ricordo anche tanta fatica, lui era abituato pedalare in fondo al gruppo e noi dovevamo proteggerlo dal vento e dalle problematiche, ci toccava il duro lavoro".

Verrà ricordato ogni anno lo scalatore "in una collaborazione tra Comune, la Fondazione Marco Pantani e il trofeo Buffoni - spiegano la dirigente Bellè e Fabio Del Giudice, presidente del ’Buffoni’ -. Ogni anno la signora Tonina Belletti, mamma di Marco, ci invierà una foto e una frase di suo figlio che noi metteremo sulla maglia del vincitore del gran premio cima Pantani. Poi a giugno organizzeremo un dibattito dove inviteremo la famiglia e i vecchi atleti come Mario Cipollini, Davide Cassani, il direttore del Giro d’Italia Raffaele Babini e molti altri per ricordare tutti insieme il Pirata".

P.P