Un archistar per la cultura. Tra identità e cambiamenti. Nasce il percorso museale

Camaiora chiamato a legare l’esposizione di viale XX Settembre con Fossacava. Arrighi: "Racconteremo la nostra storia con un linguaggio fruibile a tutti".

Un archistar per la cultura. Tra identità e cambiamenti. Nasce il percorso museale

Un archistar per la cultura. Tra identità e cambiamenti. Nasce il percorso museale

Il nuovo museo del Marmo porta la firma dall’architetto Paolo Camaiora. Di questi giorni la determina per affidare la progettazione al professionista, specializzato nella progettazione architettonica, restauro, gestione e lavorazione dei materiali lapidei. A lui il compito di disegnare il futuro del nuovo percorso museale del marmo, che oltre al museo di viale XX Settembre dovrà caratterizzare il forte legame con l’area archeologica di Fossacava, ma anche attualizzare le tematiche museali con gli autori contemporanei, prevedere interventi di musealizzazione degli archivi legati al marmo e alla sua storia, valorizzazione i locali esistenti, e mettere in evidenza il legame con le aziende del territorio.

Un incarico da 37mila euro, quello affidato allo studio Camaiora, che con questo progetto punta a restituire alla città "una forte valenza inclusiva ed esperienziale di quel ‘paesaggio del marmo’ che connota l’intera città", aveva detto la sindaca Serena Arrighi. La riqualificazione del museo del Marmo è frutto della sinergia tra Comune di Carrara e Camera di commercio (proprietaria dell’immobile), che hanno siglato un protocollo d’intesa per un ampio progetto di riorganizzazione. Parliamo di un progetto destinato a creare un "Polo di promozione culturale, turistica ed economica del settore del marmo", recita la determina di affidamento a Camaiora. Il museo del Marmo risale al 1982, e negli anni era diventato sede della memoria storica della città articolando il suo percorso in diverse sezioni: storia del territorio, archeologia romana, archeologia industriale, marmoteca, design, spazio e strumenti multimediali. Per avvicinare l’offerta culturale alle mutate esigenze del pubblico, il nuovo museo dovrà quindi valorizzare, in termini contemporanei, la complessità del percorso espositivo facendo emergere le sue differenti identità come quella archeologica, di storia locale, etnografica, di cultura materiale, scientifica e geologica, giusto per fare qualche esempio.

"Il nuovo percorso dovrà contenere le nostre montagne, le nostre cave, le nostre segherie, i nostri laboratori – aveva proseguito Arrighi –, ma anche le nostre strade, le nostre piazze, in altre parole tantissimo di quello che circonda quotidianamente noi carrarini, un grande scenario originale frutto di una tradizione storica e produzione contemporanea, sia artigianale che artistica. Il museo dovrà raccontare tutto ciò con rigore scientifico, ma anche con un linguaggio riattualizzato pensato tanto per il turista quanto per i bambini e i ragazzi delle scuole, o per i carrarini stessi che qui potranno magari scoprire qualcosa di più della propria identità".

Alessandra Poggi