‘Tracce’ per legare passato e futuro

Quattro mostre al festival Con-Vivere racconteranno le storie dell’edilizia apuana, della Filanda e dell’arte

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Le “tracce” di Con-Vivere riusciranno a intrecciare passato, presente e futuro, a legarli tra loro attraverso delle mostre che consentiranno un’immersione sensoriale nel tema di questa edizione del festival. La rilettura delle tracce del passato riporta a galla storie perdute, attiva narrazioni sopite dal tempo. “Tracce” nella biblioteca dell’Accademia di Belle di Arti: segni dell’edilizia popolare a Massa Carrarare raccolti per restituire il ruolo di un’istituzione pubblica che negli anni, assumendo poi varie denominazioni, ha garantito e soddisfatto un’esigenza sociale di primaria importanza per le fasce più deboli: la casa. Un evento realizzato in collaborazione con Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) che ripercorre le tappe a fondamentali dell’ente, attingendo al suo archivio storico: progetti, foto e documenti di edifici e costruzioni che hanno lasciato un segno indelebile nel tessuto urbanistico del territorio.

Tracce ritrovate anche quelle della Filanda che, esposte sempre nella biblioteca Accademia, ricostruiranno la storia dello jutificio di Aulla, ritratti fotografici a 40 anni dalla chiusura dello stabilimento. Un’esposizione, curata dall’associazione Fili di Juta, che nasce da un workshop fotografico realizzato nel 2019 e mai esposto prima. Immagini scattate con un’unica macchina fotografica utilizzando come “modelli” ex lavoratori o discendenti della fabbrica, nota come Montecatini, che per un secolo fu attiva in Lunigiana. Un ritratto sociale quello riconsegnato dai trittici in mostra: ogni “modello” ha portato in studio un oggetto che lo lega in qualche modo alla fabbrica e che è diventato attivatore di storie.

In piazza Gramsci l’installazione “Ispirate Artiste ritraggono artiste”, curata dal Colletivo Disturbate: trentadue artiste che sono state maestre, ispiratrici, pioniere, guide, per le 32 artiste che le hanno ritratte. Le “modelle” sono: Marina Abramovic, Frida Kahlo, Tamara De Lempicka, Niki De Saint Phalle, Louise Bourgeois e tante altre.

Lo sguardo dell’arte contemporanea sulle “tracce” del festival è affidato alla mostra “T.O.T. Themes of Traces”, curata da Andrea Zanetti e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. Si inaugurerà l’8 settembre, e proseguirà fino al 16 ottobre. Una mostra che, attraverso linguaggi differenti, presenta cinque artisti contemporanei: Emiliano Bagnato, Raffaele Morabito, Federica Mutti, Eleonora Roaro e Vincenzo Zancana. Una sezione è curata da studenti selezionati dall’Accademia di Carrara. Gli artisti coinvolti riflettono sul tema della traccia, di cui mettono in luce la loro personale interpretazione per condividerla con le suggestioni del pubblico. Le corde della memoria toccano, in un salto temporale, pagine nere della nostra Storia, tutt’ora presenti come traccia nel paesaggio. Le tracce sonore si materializzano nell’incontro tra opera e visitatore; tracce di luce, e le parole, tracce evidenti di segni e impronte, tracce immateriali di pensieri, ricordi ed esperienze.