Terrore al supermercato Nuova rapina col coltello

Aulla, torna l’incubo del ladro solitario dopo l’episodio-fotocopia sempre al Conad. Ha intimato alla cassiera di consegnare l’incasso e poi si è dato alla fuga

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Torna la paura e l’incubo del rapinatore solitario, dopo l’episodio che alcune settimane fa aveva sconvolto Aulla e il circondario. Armato di coltello, un malvivente era infatti entrato nel tardo pomeriggio del 13 giugno proprio al Conad di viale Lunigiana.

Qualche giorno dopo era stato fermato un uomo – nato in Russia ma residente da anni nel nostro Paese – il presunto rapinatore, che però una decina di giorni dopo era già stato liberato. Questo dopo che gli era stato sequestrato un po’ di tutto, presunta refurtiva. Adesso un nuovo episodio sconvolge Aulla, facendola ripiombare nell’incubo. Ancora un uomo, ancora un coltello puntato alla cassiera, con la minaccia di consegnare subito il denaro. Da sempre ricorre il mito delle “Cinque della Sera“: poesie, canzoni, romanzi, riportano sovente questo orario così singolare. Ora, non sappiamo se il rapinatore che ha colpito esattamente alle 17 del venerdì appena trascorso il Conad di viale Lunigiana ad Aulla, sia stato ispirato da qualche ricordo scolastico o musicale di anni addietro.

Quello che è certo è che si è improvvisamente parato alle cinque pomeridiane davanti una cassiera impugnando un coltello e facendosi consegnare l’incasso. L’azione criminosa, che è durata pochissimi e concitati istanti, ha così immediatamente riportato alla mente quanto accaduto proprio in quello stesso supermercato lo scorso 13 giugno.

In quell’occasione, con il volto travisato da occhiali e cappuccio della felpa – il rapinatore utilizzando le solite modalità, ovvero impugnando un’arma bianca, si era appropriato di circa 1600 euro. Vi erano stati però dei particolari che l’avevano tradito e avevano portato gli uomini dell’Arma a perquisire l’abitazione di un sospettato a cui erano stati sequestrati oggetti di dubbia provenienza e denaro contante. "Questa volta, il malvivente di turno,è stato molto meno fortunato – si confida un dipendente dell’esercizio – nel momento in cui ha colpito la disponibilità di cassa era infatti molto inferiore rispetto alla volta scorsa. Però si vive nella tensione, nel caso di un diniego da parte del personale, non si sa quale reazione si possa provocare da parte del rapinatore del momento. Speriamo quanto prima le autorità di competenza risolvano una volta per tutte la situazione".

Roberto Oligeri