Sgominata banda di spacciatori di coca

Ben 19 arresti. La droga arrivava a Carrara e Massa dall’Albania via Novara. Manette a padre e figlio

Carabinieri all'opera per contrastare il traffico di droga (foto d'archivio)

Carabinieri all'opera per contrastare il traffico di droga (foto d'archivio)

Massa, 31 luglio 2019 - E’ finita in manette, per detenzione e spaccio di stupefacenti, una coppia di spacciatori residenti a Carrara. Il padre, 56 anni, è ora in carcere in quanto già coinvolto in vicende analoghe. Il figlio, che ha solo 26 anni, è agli arresti domiciliari perché incensurato. Perquisendo le loro abitazioni, i carabinieri del comando provinciale di Massa Carrara e della compagnia di Novara hanno trovato 20 chili di marijuana e 2 di cocaina.

Per un valore di quasi 200mila euro. Per capirci. Non stiamo parlando di piccoli spacciatori: a quanto pare i due non vendevano direttamente ai tossicodipendenti ma avevano una rete di “venditori“. Non solo. Padre e figlio facevano parte di una grossa banda a direzione albanese che importava cocaina dall’Albania a Novara per rivenderla non solo in Piemonte ma anche nelle province di Pavia, Varese, Alessandria e Massa Carrara. Ben diciannove le ordinanze di custodia cautelare eseguite la notte tra lunedì e martedì, mentre altre sette persone sono tuttora ricercate.

«A Novara arrivavano fino a dieci chili al mese di cocaina, pura al 95% per un valore di milioni di euro – hanno spiegato il procuratore di Novara, Marilinda Mineccia, e il pm Mario Andrigo –. L’indagine era partita a fine 2017, con l’arresto di un albanese, sorpreso con un chilo di coca, e poi a proseguita tra intercettazioni, pedinamenti e controlli fino alla conclusione di questa notte. L’uomo ritenuto a capo della banda è già in carcere in Germania: era il destinatario di un container con 600 chili di cocaina proveniente dal Sud America intercettato in Albania: lui era fuggito in Germania dove poi l’hanno catturato».

Particolare importante: per la prima volta un albanese ai vertici dell’organizzazione ha deciso di collaborare. E avrebbe fatto il nome anche dei due residenti a Carrara. Il cinquantenne era già molto noto nel mondo dello spaccio. In passato avrebbe avuto anche contatti diretti con i Narcos sudamericani. Facile immaginare sia stato il padre a portare il figlio su questa strada. Ora i militari stanno cercando anche di individuare i “pesci piccoli“, ovvero quelli che spacciavano la coca e la marijuana nelle strade di Carrara e Massa.

«Novara – hanno concluso il comandante dell’Arma a Novara, colonnello Domenico Mascoli, e il comandante del Reparto operativo di Novara, colonnello Sandro Colongo - è stata il terminale di un traffico che serviva ad alimentare un mercato locale evidentemente importante e che da qui serviva anche altre province».

Raggiunto al telefono, Sandro Colongo spiega che l’indagine denominata “Operazione contadino“ è durata quasi due anni e ha visto il lavoro non solo dei carabinieri di Novara ma anche di quelli di Massa Carrara e delle altra città dove gli spacciatori operavano. Un lavoro impegnativo coronato dal successo.