"Sindaco, vanno individuati i responsabili"

"L’inquinamento da marmettola è un disastro ambientale, una minaccia per la salute e un danno economico"

Individuate e presto i responsabili dell’inquinamento da marmettola. E’ in sintesi la richiesta firmata dai referenti del Coordinamento dei comitati e delle associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico indirizzata al sindaco di Massa, Francesco Persiani, a seguito del divieto di utilizzo dell’acqua proveniente dalla sorgente di Forno tramite l’acquedotto gestito da Gaia a causa della presenza di un’elevata quantità di polvere di marmo, marmettola appunto, superiore ai limiti di legge per la torbidità. Lo hanno detto gli ambientalisti e lo ha riconosciuto anche l’ingegnere Francesco Di Martino del gestore idrico. "A questo punto Sindaco nella sua funzione di ufficiale di Governo le chiediamo, con la massima urgenza di superare questa situazione di inerzia e di indagare rispetto all’attribuzione delle responsabilità. Infatti quello che si prefigura non è solo un gravissimo disastro ambientale, ma può rappresentare una minaccia per la salute nonché un danno economico per i cittadini che si sono visti, per anni, imputare in bolletta un onere che non competerebbe loro ma a chi ha inquinato. Quello che sta accadendo è in violazione della Costituzione". A firmare la richiesta sono la presidente ADiC Toscana aps, Clara Gonnelli, il segretario generale Movimento Consumatori Nazionale Alessandro Mostaccio, la presidente dell’associazione ‘Comitato Acqua alla gola Massa’ Ersilia Mignani, la referente del Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua, Rossella Michelotti, per il Comitato Apuano salute ambiente della provincia Sabrina Albertoni e Flavio Franciosi, Angela Ulivi di IBS-Inter-rete Beni comuni e Sostenibilità, Paola Del Freo per le Magliette Bianche di Massa Carrara.