Novità negli istituti superiori: chi aiuta i disabili avrà più diritti

Intesa in Provincia di Massa tra enti, cooperative, sindacati e operatrici

Paolo Gozzani e quattro operatrici socio educative

Paolo Gozzani e quattro operatrici socio educative

Massa, 26 settembre 2018 - Buone notizie per quella parte del mondo della scuola che lavora a contatto con i portatori di handicap. Parliamo di una quarantina di persone, in gran parte donne. Quindi una «fettina» del mondo scolastico, ma è una «fettina» importante perchè ognuna di loro lavora in media con 5 o 6 ragazzi disabili. Stiamo parlando delle Operatrici socio educative (in «arte» Ose) che lavorano negli istituti superiori della nostra provincia. Attenzione. Non sono insegnanti di sostegno. Il loro compito è accompagnare i ragazzi disabili, aiutarli nella socializzazione col resto della classe. E allo stesso tempo accompagnare i «normodotati» a socializzare con i loro coetanei portatori di handicap. Un compito non da poco. Fino a ieri erano una categoria quasi sconosciuta. Pur avendo fatto corsi e scuole di specializzazione, ogni anno dovevano attendere la telefonata di questo o quel dirigente scolastico. Lavoravano da settembre a giugno come co.co.co o a progetto. E la scuola pagava le Ose quando aveva i soldi, qualche volta con mesi di ritardo. Ieri, la svolta, che offre certezze sia a chi lavora sia ai ragazzi disabili (e alle loro famiglie) che potranno avere ogni anno le stesse persone, senza continui cambi.

«Al termine di una riunione in Provincia con gli enti e i rappresentanti delle cooperative, abbiamo ottenuto un primo inquadramento contrattuale per le Ose – spiega Paolo Gozzani, segretario provinciale Cgil – finalmente iniziano a uscire dal precariato».

A raccontare la svolta sono Giuditta Gaeta, Eufemia Pegollo, Paola Guidi e Nella Nicola, quattro Ose. « Noi di regola lavoriamo 6 ore a settimana per ogni studente che seguiamo – raccontano – . A dare le ore è un gruppo di cui fanno parte Asl e assistenti sciali. Fino allo scorso anno scolastico la paga oraria era di 8,50 euro ma senza ferie, malattie, eccetera. D’estate non ricevevi un solo euro e se stavi a casa malata non ti pagavano. Ora gli 8,50 euro sono lordi, e in tasca ne restano 7,60 ma abbiamo ferie, malattia e continuità lavorativa. E nei 3 mesi estivi ricevemo la Naspi, con copertura contributiva». «E se la cooperativa che ha firmato l’intesa il prossimo anno scolastico non vincerà la gara, il vincitore dovrà chiamare queste Ose – conclude Gozzani».