Salvini: "E’ la sinistra che fomenta l’odio"

Il leader della Lega ieri a Marina a dimostrare solidarietà ai militanti del Carroccio dopo le aggressioni di sabato sera in piazza

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di Cristina Lorenzi

Non doveva venire a Carrara, la città non faceva parte delle tappe del tour elettorale. Tuttavia i fatti incresciosi di sabato sera hanno imposto a Matteo Salvini una sosta tutta apuana. "Sono contento di essere di nuovo con voi, in questo incontro che non era nelle previsioni" ha detto il capitano accolto a Marina con cori e abbracci da un nutrito team di 150 persone fra elettori e simpatizzanti, presenti i vertici regionali del Carroccio, accolto dal padrone di casa, il coordinatore provinciale Nicola Pieruccini. Il comizio proprio in via Rinchiosa, dove nei giorni scorsi un manipolo di anarchici aveva devastato il gazebo della Lega con spintoni, schiaffi e sputi ai militanti uomini, giovani e donne. Proprio per questo il leader nazionale della Lega nel suo viaggio da Milano a Firenze si è fermato a Carrara per condannare "ogni tipo di violenza, in un luogo famoso per la fatica dei suoi lavoratori. Carrara non si merita questo, i suoi elettori, le sue donne, i suoi pacifici militanti della Lega che sono stati colpiti proprio mentre offrivano un’immagine di tranquilllità. Qua gli unici squadristi – è stato l’affondo di Salvini – hanno le bandiere rosse. Alle idee si risponde con altre idee, se a qualcuno non va bene l’abolizione della Fornero, bloccare le navi a Lampedusa lo dica con le parole, non con l’aggressione". Poi il rinnovato patto di amiciza con Carrara: "Questa città è bella, è libera ed è democratica", e l’attacco al centro sinistra: "Letta si preoccupa che se vinciamo noi è un rischio per la democrazia, senza sapere che l’unico rischio sono le bollette alte. Il pericolo non è il fascismo o la Russia, ma il gas. Questi attacchi sono figli di una campagna di odio portata avanti dai giornali di sinistra e dai partiti di sinistra che da anni parlano di fascismo e accrescono l’odio. Poi arriva il cretino che ci crede e reagisce con violenza". Infine il ringraziamento "a una platea che ha voglia di cambiare il mondo. Era giusto passare di qui per offrire una risposta pacifica alla violenza. Tuttavia chi ha sbagliato deve essere punito". Da qui Salvini ha poi ripetuto i punti decisivi del suo programma: "una scuola senza dad, con i libri che non aumentino, un Paese senza legge Fornero dove i pensionati che ne hanno diritto possano godersi la pensione, un Paese dove ci sia sicurezza e tutti siano liberi di manifestare il proprio pensiero. Noi siamo pronti a governare e fra quindici giorni vinceremo le elezioni". Una battuta anche sul centro detra che per Salvini "è una coalizione unita: ieri ho incontrato la Meloni a Monza e da lì sono passato a prendere un caffè con Silvio Berlusconi. Noi siamo pronti e sono sicuro che tornerò a Carrara per festeggiare l’apertura di una nuova azienda o un taglio del nastro. Da sinistra c’è soltanto rabbia".

Il resto è stato un pomeriggio in cui la Lega ha esposto i propri manifesti e ha fatto la sua festa sul litorale, con i suoi giovani, le sue donne, i suoi vertici e tutti coloro che la sostengono.