‘Salvacave’, le accuse dei cavatori La coop Lorano riprende l’attività

Infuocata assemblea: il sindaco annuncia gli stati generali

Marmo (foto di repertorio)

Marmo (foto di repertorio)

Carrara, 7 dicembre 2018 - Un'accusa all’amministrazione a 360 gradi quella che i cavatori riuniti in Comune hanno sferrato su tre argomenti chiave del mondo del marmo. Sul banco degli imputati l’articolo 58 bis, quello sugli sforamenti, che ha già mietuto vittime con un centinaio di lavoratori a casa e già 4 licenziamenti effettivi. Al centro dell’infuocato dibattito, presente l’intera giunta De Pasquale, i nodi del marmo: il dente di Bettogli, al centro di un dibattito fra escavatori che lo vogliono abbattere ed ambientalisti che lo vogliono mantenere, e il Piano regionale delle cave per il quale è stata chiesta una proroga di sei mesi. Il resto è un intero settore sottosopra, con un Comune che ha delegato alla Regione il parere sugli sforamenti, imprenditori costretti a operazioni onerose per salvare la concessione e riprendere la lavorazione in quei siti non autorizzati, lavoratori a casa che, finite le ferie, non sapranno cosa succederà. Così mentre nel corso dell’incontro, organizzato dalla Lega cavatori, Roberto Venturini (Cgil), proponendo uno sciopero di tutto il mondo del marmo, ha puntato l’indice contro un’amministrazione che «si è lavata le mani della proposta dei sindacati presentata al tavolo regionale, e ha seguito il parere della Regione quando poteva, come ha dichiarato l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, continuare con lo status quo». Ipotesi non condivisa dall’amministrazione che ha definito il parere della Regione vincolante per gli uffici. Intanto la Conferenza dei servizi ha approvato il progetto della Cooperativa Lorano che può tornare al lavoro dopo meno di un mese di stop e il Comune propone un tavolo sul lapideo con tutti i soggetti interessati, gli “Stati generali del marmo” in un’ottica di dialogo e di miglioramento. Ringraziando la Lega dei cavatori per questa occasione, il sindaco Francesco De Pasquale ha ribadito il massimo impegno della sua amministrazione a tutela dei lavoratori e dell’indotto sia con la richiesta di un fondo regionale per garantire la retribuzione ai dipendenti delle ditte che non sono in grado di assicurarlo, sia con l’accelerazione delle pratiche all’esame dell’Ufficio Marmo e necessarie alla ripresa delle attività. Come ha spiegato l’assessore al Marmo Alessandro Trivelli alla platea di cavatori, «abbiamo potenziato l’ufficio Marmo, trasferendo momentaneamente del personale da altri settori, e abbiamo chiesto di darela massima priorità alle pratiche del 58 bis». Matteo Martinelli ha ricordato come l’articolo 58bis sia stato sostenuto da tutti i sindacati e da tutte le forze politiche rappresentate in consiglio regionale, «anche da quelle che ora fanno polemica contro l’amministrazione comunale».