
Rivoluzione per le mense. Si passa al partenariato tra pubblico e privato. Riqualificazione completa
La gestione e il rinnovamento delle mense scolastiche del comune di Massa passerà alla forma del Partenariato pubblico-privato, con una gestione che sarà affidata per 12 anni. Se ne parlava già durante il primo mandato del sindaco Persiani ma la proposta avanzata dall’attuale gestore, A. Gazzoli e Soci Srl, era rimasta in stand by perché sottoposta a valutazione da parte di una società esterna esperta del settore, così da poterne valutare con precisione i reali effetti economici e imprenditoriali. Un calcolo complesso ma, stando a quanto riportato poi nelle conclusioni della società incaricata, PronextSrl, il partenariato rispetto alla gara tradizionale dovrebbe portare un vantaggio economico per il Comune di circa 4,6 milioni di euro, considerati anche i ‘rischi’ connessi. Sono stati confrontati i costi totali che verrebbero sostenuti in caso di ricorso ad un appalto tradizionale o a un contratto di Ppp (Partenariato pubblico-privato) tenendo conto che nel caso di appalto tradizionale non sono stati previsti interventi volti a ristrutturare o migliorare la situazione odierna delle mense e cucine scolastiche.
La proposta di Gazzoli prevede il mantenimento di quanto di positivo raggiunto con l’affidamento attuale, oltre a proporre una serie di migliorie per efficientare e rinnovare i refettori e le cucine delle scuole. Il quadro economico presentato mostra un totale dell’investimento pari a 1.202.800 euro, oltre Iva, e si propone una durata della concessione pari a 12 anni. In realtà non si è arrivati subito alla definizione finale perché la procedura iniziata nel 2023 è andata avanti attraverso vari incontri fra Comune, Pronext e la società Gazzoli per affinare la proposta di partenariato e superare le varie criticità individuate. Sono state richieste da parte del Comune alcune integrazioni e modifiche alla proposta. Uno dei nodi principali a vantaggio del partenariato sarebbe proprio quello degli interventi di riqualificazione e restyling delle tante mense scolastiche che, se realizzati direttamente dal Comune, "assorbirebbero una rilevante parte delle risorse comunali, non permettendo all’ente di destinare risorse alla realizzazione di altri lavori, previsti nel programma delle opere pubbliche".
In sintesi la proposta consiste nella riqualificazione completa degli ambiti di ristorazione dei presidi scolastici con rinnovo delle attrezzature e arredi e nella gestione del servizio di ristorazione e trasferisce tutti rischi sul soggetto privato come costruzione, disponibilità, domanda. Il servizio su 28 edifici scolastici serviti prevede la presenza di 23 cucine impiegando 100 persone, fra dietiste, cuochi, autisti, magazzinieri e personale comunale. Coinvolge 3.500 utenti tra alunni, educatori e personale scolastico: vengono somministrati circa 2mila pasti giornalieri per un totale annuo di 320mila per le scuole, e altri 60 pasti per terzi pari a 10mila all’anno. Partendo da questi numeri, anche senza trasferire il ‘rischio’ sul privato, ci sarebbe un vantaggio competitivo, secondo la società incaricata dal Comune di analizzare i fattori, pari a 1,4 milioni di euro, che diventano 4,6 milioni inserendo fattori di rischio come costruzione, realizzazione delle opere e domanda.
Insomma, numeri che hanno convinto prima la dirigente del settore, Simona Benetti, poi la giunta. La giunta ha quindi approvato la proposta dichiarandone il pubblico interesse, facendola diventare progetto di fattibilità da inserire nel Programma triennale degli acquisti di beni e servizi poi nel bilancio previsionale che dovrà essere votato dal consiglio. Si andrà poi a gara sulla base della stessa, come avvenuto per la piscina, e la Gazzoli avrà il diritto di prelazione.