REDAZIONE MASSA CARRARA

Fontane, cresce la protesta per le chiusure

Anche ’Massa Città in Comune’ sottoscrive la petizione dei 5 Stelle. "Vanno riaperte, anche quelle di Evam. E bisogna creare le casette dell’acqua"

La fontana di Canevara, una delle più ’gettonate’ dai massesi in ogni stagione

Massa, 8 ottobre 2021 - Raccolta di firme per chiedere la riapertura di tutte le fontane di Massa. Il collettivo ’Massa Città in Comune’ sottoscrive la petizione lanciata dal Movimento 5 Stelle di Massa. "Oggi – sostiene il collettivo – viviamo le città solo ed esclusivamente come consumatori e abbiamo perso ogni senso di appartenenza alle comunità in cui risiediamo. Le fontane d’acqua chiuse ne sono un esempio lampante perché mostrano il malgoverno delle destre, che amministrano questa città senza curarsi del benessere dei cittadini e delle cittadine, ormai a secco d’acqua almeno da luglio. Per orientarci nuovamente e ritrovare un senso di città laddove è venuto a mancare, a causa delle destre, come gruppo crediamo importante ripartire dall’economia fondamentale, quell’economia che regola le attività legate "alla produzione dei beni e servizi indispensabili al benessere generale, come l’edilizia residenziale, l’istruzione, l’assistenza all’infanzia e agli anziani, la sanità, la fornitura di beni e servizi essenziali come l’acqua, il gas, l’energia, la fognatura e le reti telefoniche".  

«I massesi rivogliono le loro fontane aperte – ribadiscono i consiglieri del M5S Luana Mencarelli e Paolo Menchini – la raccolta di firme sta andando molto bene a dimostrazione che questo è un tema prioritario per i nostri cittadini. La petizione in primis chiede che vengano riaperte tutte le principali fontane, a partire da quelle di Evam chiuse da anni accampando le scuse più disparate. Il nuovo presidente, a pochi giorni dal suo insediamento, dichiarò che il primo atto che avrebbe firmato sarebbe stato proprio la riapertura delle fontanelle adiacenti allo stabilimento. Stiamo ancora aspettando questo evento. La raccolta firme però chiede anche che vengano realizzate delle casette dell’acqua a Massa e Marina di Massa dove i cittadini possano rifornirsi di acqua filtrata normale e gasata per pochi centesimi. Qualora l’amministrazione provvedesse a quanto richiesto si potrebbero abbattere tonnellate di rifiuti e migliorare la qualità di vita dei massesi. Invitiamo tutti i cittadini a firmare la petizione e a sostenere questa battaglia di civiltà".

Sulle fontane arriva la presa di posizione anche del circolo Trentuno Settembre: "Abbiamo sollecitato Gaia – afferma – scon una richiesta di accesso agli atti di fornirci le analisi delle fontane pubbliche da lei monitorate. Gaia ha chiesto al Comune di Massa, titolare dei dati, di trasmetterci le analisi delle fontane, monitorate in base a una convezione che costa a tutti noi massesi oltre 15mila euro. Con questa nota chiediamo al nuovo assessore Giovanni Ronchieri, con delega alla trasparenza, di garantirci pieno e totale accesso a tali informazioni. In alternativa chiediamo alle forze politiche di opposizione di agire in quanto pubblici ufficiali per ottenere e diffondere gli stessi dati alla popolazione di Massa che ha diritto di conoscere in maniera cristallina lo state dell’arte sulla chiusura delle fontane. Per quanto ci riguarda abbiamo attivato gli strumenti che la normativa ci garantisce promuovendo ricors o presso il Difensore civico regionale e verso il Responsabile della trasparenza e corruzione del Comune di Massa".