Progetto Carrara, l’allarme della Cisl «Scadono i termini, lavoro a rischio»

Mannini della Fit sollecita a ripartire dal primo accordo

Luca Mannini, Cisl

Luca Mannini, Cisl

Carrara, 17 marzo 2018 - Progetto Carrara: ancora incerto il futuro dei dipendenti. L’attenzione sul problema la cui scadenza è vicina viene posta da Luca Mannini, segretario Fit Cisl, il quale lancia l’allarme: «A quasi un anno dal primo accordo con l’amministrazione Zubbani e a tre mesi dall’accordo sfumato con l’attuale giunta, la vertenza purtroppo è sempre aperta e la strada per dare stabilità economica ai lavoratori sembra ancora lunga. L’unica certezza, ribadita dall’amministrazione comunale nei giorni scorsi con un comunicato è la volontà espressa di mantenere gli obiettivi sulla completa ricollocazione di tutto il personale. La cosa negativa del comunicato – scrive Mannini – che tra le righe conferma l’operatività del portale Internet dell’Anpal (Associazione nazionale politiche attive del lavoro) dedicato al passaggio dei dipendenti delle prtecipate anche successivamente al 31 marzo, è quando recita “l’amministrazione ritiene di dover continuare il percorso secondo l’iter attualmente previsto dalla Legge Madia”. In poche parole i famosi listoni regionali. Nulla di nuovo per noi. Lo abbiamo ribadito più volte sulla stampa che in caso di mancato accordo si sarebbe andati a finire nei “listoni”, ma come Fit-Cisl continua a infastidirci il pensiero che quel “benedetto accordo” sfumato a dicembre, sia saltato per “un principio ideologico di qualcuno”. Potevamo da tempo aver conclusola vertenza in modo positivo per tutti i lavoratori – prosegue Mannini – invece siamo sempre qua. ed è da questo accordo “sfumato”, che in assemblea dei lavoratori aveva incassato quasi il 90% delle adesioni, che noi chiediamo all’amministrazione di ripartire. Con gli avvocati in questi mesi, abbiamo cercato di dare le più svariate interpretazioni alla Legge Madia. Interpretazioni che potessero offrirci una scappatoia legale, per una felice soluzione della vertenza senza dover passare dal portale Anpal. Adesso aembra non essercene nessuna per cui se l’unica soluzione sono le liste regionali chiediamo di arrivarci con un accordo preventivo che possa tutelare i lavoratori nel momento della chiamata di altra società partecipata. Riteniamo necessario fruire delle liste solo come “passaggio tecnico” in attesa di una chiamata programmata e concordata sia a livello di condizioni di lavoro sia a livello di reddito lavorativo. Rimettiamoci al tavolo e ripartiamo da dove eravamo rimasti perché il 30 giugno scade il divieto per le società a controllo pubblico di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato se non attingendo dalle liste regionali degli esuberi. La situazione per i dipendenti della Progetto Carrara si complicherebbe ancora di più»