"Premio Maestri del Lavoro a Massa Carrara: Sicurezza sul lavoro al centro della cerimonia a Firenze"

La sicurezza sul lavoro al centro della cerimonia di premiazione dei nuovi maestri del lavoro in Toscana, con focus sull'importanza dell'etica professionale e della dignità del lavoro. Emersa la necessità di contrastare l'emergenza nazionale legata agli incidenti sul lavoro.

La sicurezza sul lavoro al centro della cerimonia di premiazione dei nuovi maestri del lavoro in Toscana, con focus sull'importanza dell'etica professionale e della dignità del lavoro. Emersa la necessità di contrastare l'emergenza nazionale legata agli incidenti sul lavoro.

E’ stata la sicurezza sul lavoro, la protagonista della tradizionale cerimonia della consegna delle stelle al merito ai nuovi maestri del lavoro (75 in Toscana di cui tre della provincia di Massa e Carrara), celebrata per il primo maggio in palazzo Vecchio a Firenze. Presenti autorità civili e militari, il prefetto Guido Aprea, il presidente della provincia Gianni Lorenzetti, i sindaci Serena Arrighi e Roberto Valettini (primi cittadini delle città dei premiati), il vice presidente nazionale area centro Italia dei maestri del lavoro Gino Piccini, il segretario del consolato provinciale Carlo Ghironi, i tre nuovi maestri hanno ricevuto la stella, simbolo del loro impegno sul lavoro, dove si sono distinti per laboriosità, perizia professionale e condotta morale, al punto da diventare anche esempio per i colleghi e soprattutto per i giovani. Una stella riservata a quei lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno 50 anni di età e 25 di servizio. Gli insigniti sono Andrea Adorni di Aulla (MBDA di La Spezia), Alessandro Sboro di Carrara (Nuovo Pignone di Massa) e Angelo Verzanini di Carrara (Coopertativa Cavatori Lorano). "Il lavoro è un valore primario non solo perché è fonte economica, ma anche perché mezzo di realizzazione personale – ha detto Massimo Tucci, console regionale dei maestri, facendo gli onori di casa, illustrando il loro impegno tra i giovani a favore della cultura del lavoro ed esortando i nuovi maestri ad essere fieri della ambita onorificenza.

Molti gli interventi che hanno preceduto la premiazione: l’assessore del comune di Firenze Benedetta Albanese, la presidente regionale di ANLA (la associazione dei lavoratori anziani) Fiorenza Ciullini, il presidente dei cavalieri del lavoro Cesare Puccioni, il direttore dell’ispettorato del lavoro Giovanni De Paulis, il governatore della regione Eugenio Giani, il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino. Numerosi gli argomenti toccati: il lavoro come elemento di centralità nella vita, un diritto che è alla base della democrazia ma che è anche un dovere, il lavoro forza per costruire una società migliore, la dignità del lavoro, la necessità di conciliare vita privata e lavoro, l’etica professionale. Ma tutti hanno sottolineato che con lo stillicidio quotidiano, l’emergenza nazionale è la sicurezza: non un costo ma un dovere fondamentale. Nel 2022 sono stati 55 i morti sul lavoro in Toscana, 33 nel 2023 e 7 nei primi quattro mesi di quest’anno. E se in Toscana l’occupazione è al 69.3% (due punti sopra la media nazionale), la disoccupazione è al 5.4% (due punti sotto la media nazionale) e quella giovanile è al 12.8% (4 punti sotto la media nazionale), esiste il problema degli appalti, del lavoro sommerso e di quello povero, delle retribuzioni che non consentono un tenore di vita dignitoso, dello sfruttamento del lavoro. Sottolineata anche la forza e la creatività delle donne: 24 le nuove maestre del lavoro in Toscana dove le imprese al femminile sono un quarto del totale.

Maurizio Munda