Persiani attacca il ‘palazzo’ e la Cgil difende i dipendenti

Polemica dopo un post: "Persone più interessate a far fare brutta figura all’amministrazione". Il sindacato: "Denigra l’immagine dell’ente"

"Purtroppo a quanto pare in Comune ci sono persone che sembrano essere più che altro interessate a far fare brutta figura al sindaco e all’amministrazione". Poche parole del sindaco Francesco Persiani scatenano una furente polemica, social e non solo, e scatenano le ire della segreteria provinciale Cgil Funzione pubblica Cgil che scende in campo a difendere l’operato dei dipendenti di palazzo civico. A innescare la reazione a catena è stato un post ironico di don Lorenzo Corradini sul proprio profilo Facebook. Con una foto dell’ingresso della chiesa di San Martino a Borgo del Ponte lamentava la scarsa attenzione di palazzo civico: niente albero di Natale e paletti divelti. Quel post privato è stato immortalato da qualche ‘amico’ e girato all’attenzione del sindaco. "Prendo atto delle lamentele di don Lorenzo Corradini della Parrocchia di San Martino a Borgo del Ponte e sono solidale con lui – ha scritto Persiani –, ma francamente non mi sento assolutamente in colpa in quanto ho dato da tempo le opportune disposizioni e in particolare in merito alla sostituzione dei paletti ho chiesto espressamente agli uffici competenti di provvedere". E poi il riferimento ai dipendenti.

Ed è arrivato l’attacco del consigliere Antonio Cofrancesco. "Sono gravi le affermazioni del primo cittadino che ormai cerca di screditare finanche gli uffici e personale che fino a qualche giorno fa erano considerate dallo stesso il fiore all’occhiello di questa amministrazione comunale". E lo invita a fare i nomi di chi "secondo lui rema contro" poi definisce intollerabile "che un sindaco usi un sistema accusatorio di tale entità".

"Rimaniamo basiti – attacca invece la segreteria Fp Cgil –. Chiediamo chiarezza in merito alle frasi scritte. I dipendenti degli uffici del Comune che lui amministra, quotidianamente svolgono il loro lavoro sulla base delle disposizioni, obbiettivi e priorità impartite dai dirigenti: l’organizzazione della macchina comunale dipende dalle scelte politiche, scelte le cui mancanze ricadono poi sui dipendenti che devono concretizzarle. Veramente triste segno dei tempi che un datore di lavoro pubblico delegittimi i propri collaboratori usando i social per denigrare l’immagine dell’ente di cui è a capo".