"Morti sospette in ospedale", esposto alla Procura

Al Noa un “sopralluogo” del centrodestra. La replica dell'assessore Saccardi: "Dal 20 dicembre 2016 al 10 gennaio 2017 ci furono 36 decessi, nello stesso periodo dell’anno successivo 33 decessi. Nessuna anomalìa"

Da sinistra Angeli, Benedetti, Bergamini, Rivieri, Dei (Nizza)

Da sinistra Angeli, Benedetti, Bergamini, Rivieri, Dei (Nizza)

Massa, 28 febbraio 2018 - Presunte morti sospette al Noa (il Nuovo ospedale delle Apuane): il consigliere comunale Stefano Benedetti di Forza Italia va avanti e presenta un esposto alla Procura. Scrive Benedetti a Giubilaro: «Dopo aver portato a conoscenza dei cittadini e dell’amministrazione comunale che diversi decessi avvenuti in alcuni reparti del Noa tra il 20 dicembre ed il 10 gennaio 2018 erano sospetti, perché le persone coinvolte, circa 45/ 50, presentavano le stesse caratteristiche ed erano entrate in ospedale con patologie diverse non riconducibili alle infezioni da entobatteri resistenti e decedute per aver contratto batteri intestinali nella struttura (batteri che nei casi più comuni si sono trasferiti nelle vie respiratorie sviluppando polmoniti fatali), mi sento in dovere – prosegue – di informare la magistratura e chiedere l’avvio di indagini che accertino se la causa di questi contagi ed il proliferare di questi batteri, in prevalenza Clostrinium Difficile e Klebsiella, sia da addebitare da eventuali responsabilità circa l’applicazione dei protocolli di gestione delle infezioni ed eventualmente a scarse condizioni igienico sanitarie. I 33 decessi in Medicina avvenuti tra il 20 dicembre e il 10 gennaio del 2018, l’ultimo decesso è quello di un giovane di Ronchi, Stefano F., colpito da polmonite nel periodo di riabiltiazione ortopedica, mi fanno sospettare che ci sia qualcosa di anomalo. Mi riferisco alla morte di Fernarda B. ...alcuni familiari si sono rivolti all’avvocato Gianni Bertocchi per presentare denunce».

Il consigliere nell’esposto fa riferimento anche ad un altro episodio: «Dopo la mia denuncia all’ingresso di Medicina è apparso il cartello “Isolamento da contatto. Area medica. Attenzioni prima di entrare indossare camice monouso e guarnti riporli nell’apposito bidone, lavbarsi le mani con acqua e sapone grazie“. Mi chiedo se non dovessere intervenire prima poiché erano già state colpite dal batterio 33 persone...».

Ma l’assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi, dopo una verifica tramite la direzione dell’ospedale, replica: «Dal 20 dicembre 2016 al 10 gennaio 2017 ci furono 36 decessi in Medicina, nello stesso periodo dell’anno successivo 33 decessi. Nessuna anomalìa, dunque. Forse ha fatto notizia il numero rilevante di morti presenti in obitorio per la chiusura, quest’anno, degli uffici comunali nei ponti festivi».