REDAZIONE MASSA CARRARA

"Medici, siate divulgatori e comunicatori"

L’appello dell’Ordine ai nuovi professionisti alla cerimonia di giuramento. Manfredi e Monaco: "Proporzioni inquietanti delle fake news"

MASSA CARRARA

La cerimonia con in mano il Testo del giuramento del medico, sabato mattina ma molti hanno potuto esserci solo con il pensiero. L’emergenza sanitaria in corso ormai da quasi due anni infatti ha impedito a oltre la metà dei nuovi medici della provincia di lasciare il lavoro per esserci l’altra mattina, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Carrara per l’annuale evento organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri apuani organizzato dal presidente Carlo Manfredi. Una decina i presenti alla suggestiva cerimonia di giuramento celebrata da Massimo Rossi, vice presidente provinciale dell’Ordine, alla presenza del segretario nazionale Roberto Monaco, al sindaco di Carrara Francesco De Pasquale e al presidente di Nausicaa SpA Luca Cimino che hanno introdotto i lavori parlando della salvaguardia della salute del cittadino e dell’importanza della collaborazione tra le istituzioni per fare vera prevenzione.

Uno spazio è stato dedicato alla memoria dei medici deceduti quest’anno e alla presentazione della targa in onore del dottor Mario Battistini al quale è stata intitolata l’Aula Magna dell’Ordine provinciale. Battistini, morto il 18 dicembre dello scorso anno, è stato vice presidente dell’ordine dal 2009. Un riferimento per impegno e passione nella professione medica. "La sua figura era una sintesi perfettamente integrata dell’uomo, del medico e del difensore dei valori fondanti della professione – aveva detto Manfredi –. Il rispetto della vita, della salute fisica e psichica degli individui e della dignità della persona prima di tutto". A scoprire la targa tra gli applausi dei partecipanti, c’erano la moglie Emma e il figlio Marco. Ricordati anche i medici Roberto Bragazzi, Giovanni Bocci, Raffaele Antonio Brancadoro, Giorgio Lattanzi, Elisa Lazzarotti, Carlo Santi, Vinicio Tesconi, Gilberto Zanella.

Una giornata anche formativa grazie agli interventi che Carlo Manfredi e Roberto Monaco hanno dedicato al "nuovo ruolo" del medico e dell’istituzione sanitaria in questo periodo pandemico. "Avere elevate conoscenze cliniche e una preparazione basata su solide basi scientifiche – ha detto Manfredi – oggi è più che mai indispensabile nella professione medica. Esempi come quelli legati all’attuale pandemia dimostrano come non si possa affrontare il nostro mestiere lontani dall’evidenza scientifica. Il caso dell’Idrossiclorichina, utilizzata come cura dei sintomi da infezione da Covid-19 in tutto il mondo e bocciata poco tempo fa dall’Oms dopo gli studi indipendenti portati avanti dai ricercatori di Oxford e Harvard, dimostra come solo un approccio al 100 per cento scientifico possa essere davvero efficace e di aiuto alla popolazione".

"Oggi l’istituzione medica deve saper comunicare più che mai – ha sottolineato Monaco – poiché la diffusione delle fake news e della cultura della medicina ’fai da te’ ha assunto proporzioni inquietanti. Essere medico significa aver affrontato un percorso di almeno 11 anni di studio incessante ed estremamente impegnativo, e questo messaggio deve scavalcare ogni forma di svilimento della professione, per non parlare dell’impegno che l’istituzione deve necessariamente affrontare per permettere alle nostre eccellenze (che, nel percorso di formazione, ognuna di loro costa allo Stato "quanto una bella Ferrari") di non essere costretti a emigrare per trovare lavoro".