Maxi donazione di letti per i missionari in Africa

Il progetto del Rotary Club Lunigiana che ha acquistato il materiale dismesso dall’Asl: adesso verrà inviato in Camerun

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Il Rotary Club Lunigiana ha acquistato dall’Asl spezzina 40 letti, dismessi dall’ospedale di Sarzana, ma perfettamente utilizzabili, che saranno inviati alle missioni in Camerun. Altri 30 letti, compreso un tavolo operatorio, verranno prelevati nei prossimi giorni dagli ospedali di Sarzana e Levanto, dove li stanno sostituendo, e immagazzinati alla Spezia in attesa di destinazione. Poi il materiale sarà consegnato a missionari milanesi che operano in Africa e a padre Emilio Ratti, frate col quale il Club lunigianese ha già collaborato. Lo scorso anno al religioso è stata infatti consegnata una partita di medicinali e attrezzature per aprire un ambulatorio oculistico in Congo. Un’attività che per il Rotary Club Lunigiana è quasi una routine perché composto da persone impegnate nel sociale, con la passione per il service e l’amicizia. Sono diversi i progetti educativi, caritatevoli, ambientali e umanitari sia a livello locale che internazionale portati avanti dal Club. "Abbiamo colto l’opportunità della dismissione dei letti negli ospedali liguri, segnalataci dal dottor Bonetti, un cardiologo che pratica la libera professione ad Aulla. Almeno due volte all’anno si reca in Africa a portare materiali in Senegal e Camerun - spiega il presidente Gianni Tarantola - Si tratta di un’iniziativa importante perchè recupera materiali ancora in ottime condizioni e aiuta popolazioni che ne hanno bisogno. Il Club si è accollato le spese per acquisire, trasportare e stoccare le attrezzature che saranno consegnate agli operatori umanitari". I soci del Rotary si sono già distinti nella realizzazione di numerosi progetti.

Tra le principali attività i progetti End Polio, concerto di beneficenza con i 6 club area nord ovest per la campagna antipolio, il ripristino dell’apiario all’Agrario di Soliera, la donazione di un etilometro al Comune di Pontremoli e di uno spirometro digitale all’ospedale pontremolese, il sostegno all’ospedale oculistico di Padre Ratti in Congo, aiuti materiali all’Ucraina, patrocinio ai Premi bancarella, borsa di studio per un giovane musicista proveniente da un paese in difficoltà, raduni auto storiche sportive. Tra i gioielli di famiglia del Rotary Club Lunigiana la pubblicazione del volume “Le sette meraviglie della Lunigiana“, che esamina come una guida le Statue stele, i castelli, le Alpi Apuane, le Cinque Terre e il Golfo della Spezia, i luoghi danteschi e i paesi dei librai e degli stampatori. Ma accanto alla pletora di iniziative istituzionali figurano anche casi di grande solidarietà umana come il sostegno offerto a una famiglia ucraina lo scorso marzo. Il contatto con il Club era avvenuto attraverso il socio spezzino Paolo Paparcone, un residente di Vezzano Ligure che 30 anni fa aveva aderito a un’iniziativa di accoglienza per i bambini ucraini e bielorussi dopo la tragedia di Chernobyl nel 1986. Ed era arrivata Anna che, all’epoca, aveva 8 anni. Il papà adottivo non l’aveva mai dimenticata e quando ha visto le immagini terrificanti di Kiev martoriata dai missili ha cercato di aiutare nuovamente quella bambina di 30 anni fa che oggi è psicologa. Così un altro rotariano, Mauro Pellegri, ha messo a disposizione una villetta a Corvarola di Bagnone per la famiglia di Anna, approdata in Lunigiana dopo un viaggio-odissea. "Erano 8 persone, dopo mesi di permanenza qualcuno è tornato in Ucraina - precisa il dirigente del Rotary Giovanni Dosi - La madre di Anna perché aveva lasciato il marito a Kiev e anche Valeria, una nipote che ha voluto tornare al lavoro. In questo periodo il Club li ha sostenuti. Gli altri familiari rimasti credo abbiano intenzione di fermarsi in Italia e si trasferiranno a Spezia".

Natalino Benacci