"La zona è inadatta, qui non passa anima viva"

Tanti cartelli, tanti venditori, tante proteste e richieste. Lo sciopero per il mancato ricollocamento diventa per molti proprietari dei banchi, arrivati al limite della sopportazione, la possibilità di denunciare una situazione di degrado, incuria e di insicurezza. Via Mazzini in particolare, essendo piuttosto stretta, diventa un luogo di lavoro pericoloso sia per le attività per i clienti: eventuali soccorsi e interventi di emergenza sono impossibili, perchè la strada è stretta e i banchi aperti la coprono del tutto costringendo i clienti a camminare nelle aiuole o attaccati ai muri. Purtroppo c’è già un precedente pericoloso: "Una volta c’è stata una fuga di gas e i Vigili del fuoco non sono potuti intervenire perché non potevano passare – racconta Barbara Teselli, un’ambulante –. Qua se uno ha il banco nel mezzo non può più muoversi, figuriamoci scappare, se prima non si muovono gli altri. È un grosso problema di sicurezza oltre al fatto che questa strada stretta non invita certo i clienti a passare nei nostri banchi, con tanti venditori che quindi non vengono nemmeno più".

Non sono pochi infatti i banchi sempre assenti in queste due vie di Marina, soprattutto di persone da Viareggio alle quali non conviene proprio venire a Marina di Massa: la spesa è più alta del guadagno. Camminando per via Zini anche Filippi Pieri, un altro venditore, si lamenta del degrado e della situazione: "Macchine da lavoro, buchi, pali, transenne, alberi incolti, sporcizia, cantieri aperti, può esserci questo degrado nel giorno del mercato? Come fanno le persone a venire o ad essere invogliate? Come facciamo noi anche solo ad andarcene se non ci passiamo? Siamo costretti in un luogo inadatto al mercato, il quale già di per sé sta perdendo tanto appeal, con banchi sempre meno belli e sempre più pieni di cose usate e cianfrusaglie. Metteteci che poi di qua non passa anima viva e rendetevi conto della situazione in cui ci troviamo".